Regolamento servizi sociali, serve un procedimento amministrativo coerente

scritturax200Riceviamo e pubblichiamo

Da circa due anni i Genitori separati della Valle d'Aosta chiedono l'applicazione della legge nella disciplina dei rapporti con i servizi sociali. Ma inutilmente. Tra mozioni e promesse si confondono le aspettative dei malcapitati, mentre patiscono le pesanti decisioni, sempre in nome della legge, sugli affidi dei figli. Quando ti è consentito di stare in mezzo, sei un fortunato, perché ancora hai modo di controllare. Quando invece ti tengono all'oscuro e cerchi di sapere, ti arriva la mazzata: ti sottraggono i figli e non sai neppure dove sono andati a finire. Se poi vuoi saperlo, ti arrivano altre mazzate: la dichiarazione di decadenza della responsabilità genitoriale e la perdita dei figli a tempo indeterminato.

La nostra associazione che vive tra le vittime del grande problema sta cercando di far capire che la materia è molto delicata e che le decisioni forzate non fanno che aggravare i conflitti e far male ai figli che ne subiscono le conseguenze a futura memoria. Come prescrive la legge, abbiamo impegnato le nostre risorse professionali per dare un contributo di garanzia risolutivo: regolamentare le iniziative e le attività dei servizi sociali della Valle d'Aosta, anche perché sollecitati dai racconti dei nostri soci, che sono emerse nelle testimonianze pubblicate su Aostaoggi.it. Abbiamo depositato il Regolamento presso la Regione, sempre secondo legge, sostenuto da molti consiglieri regionali i quali, sensibilizzati, si sono resi conto personalmente dei fatti accaduti e raccontati. Siamo stati informati che Tribunale, Ordine avvocati e Servizi sociali stanno lavorando per approntare un Regolamento tipo o un protocollo di intesa sull'argomento. Non conosciamo in che modo o con quale provvedimento sia intervenuta quest'altra decisione. Ci auguriamo che sia stato attivato un procedimento amministrativo coerente con i lavori delle Commissioni. Se non altro per ragioni di legittimità procedimentale.

Nell'epoca della confusione politica, che oggi viviamo, c'è da aspettarsi di tutto! Ma noi per trasparenza di pensiero vogliamo mettere le mani avanti e continuare a discutere apertamente e pubblicamente perché il cittadino deve essere informato su ciò che riguarda la sua vita comunitaria. Riteniamo questo un valore assoluto da rispettare. Viviamo in Europa e con i principi allargati alla tutela dei diritti.

Se si tratta di un Regolamento va aperto un procedimento amministrativo, ai sensi della legge e questo avviene con un atto proposto ed emesso da un'autorità amministrativa, motivato. Se si tratta di un protocollo, il documento deve trovare la fonte in un provvedimento motivatamente richiesto (da chi?).

Il Regolamento amministrativo è di esclusiva competenza, per materia, della P.A e poiché riguarda passaggi e percorsi della legge 241/90, non comprendiamo a quale titolo le tre parti siano state chiamate a regolamentare l'attività dei servizi sociali. Il dubbio di legittimità sale poi di grado quando notiamo che la parte da assoggettare alla disciplina (Servizi sociali) partecipa, in evidente contrasto con due principi, della incompatibilità e del conflitto di interessi. In buona sostanza i servizi regolamentano le loro attività. L'ordine degli avvocati non ha competenza ed è soggetto al codice professionale, che pure risulta rigoroso. Il magistrato non fa protocolli o regolamenti ma applica la legge, che già esiste, sempre con rigore e in modo oggettivo senza sostituirsi ad altre professioni. E' dunque appare impossibile che queste parti siano state incaricate di proporre un Regolamento alternativo a quello già depositato. E poi se questa è la volontà politica di” condominio”, non sarebbe più semplice lavorare sulla proposta di Regolamento, vincolante una volta approvato dal consiglio regionale, depositata dall'associazione?

Il Protocollo? Questo è un documento col quale due o più parti si accordano sulle modalità delle procedure, sui tempi di una attività assoggettata al loro esame. Ma anche in questo caso manca la parte più importante, quella dei genitori, dal momento che si decide su diritti e situazioni che interessano loro. Inoltre, se esistono i Codici di comportamento con valore di legge, a quale scopo tre Organi di servizi intervengono in siffatta materia?

Ricordiamo che il Consiglio regionale ha approvato, quasi all'unanimità, la mozione sulla disciplina dei servizi sociali con la proposta Cognetta. La delibera è valida, non è stata revocata ed è in attesa di essere posta in esecuzione. La Giunta, dopo un percorso tortuoso e tormentato, ha posto il problema alle competenti commissioni, di cui siamo in attesa di conoscere il risultato. Confidiamo che le attività vengano poste nel giusto e corretto percorso, perché il problema delle separazioni è ormai emerso in tutta la sua gravità. I genitori separati della Valle d'Aosta, attendono risposte responsabili.

I figli, quelli invisibili, sono uguali a tutti gli altri, con gli stessi diritti ed aspettative, soprattutto col diritto di vivere in pace nella propria famiglia. Le altre sono altra cosa che la legge ha residuato dalla cultura degli esposti ed abbandonati di un'epoca che fu.


Ubaldo Valentini
Presidente Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori

 

 

 

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