Il servizio attivo a Châtillon, Donnas e Morgex. L'Usl: ulteriore passo verso un modello di sanità più vicina, accessibile e integrata
Diventano pienamente operativi gli ambulatori ad accesso diretto che l'Azienda Usl della Valle d'Aosta ha predisposto all'interno dei poliambulatori di Morgex, Châtillon e Donnas. Il servizio consente di ricevere visite mediche e prescrizione di farmaci senza appuntamento e al di fuori dell'orario in cui il proprio medico di famiglia può essere contattato. Possono inoltre utilizzare gli ambulatori gli assistiti temporaneamente privi del medico.
L'attivazione del servizio fa parte della riforma dell'assistenza sanitaria territoriale e, sottolinea l'Usl, segna il passaggio dei poliambulatori a Case della Comunità. «Nei prossimi mesi verranno attivati anche gli ulteriori servizi nelle Case della comunità previsti dalla nuova normativa, nonché l’Ospedale di comunità con i suoi posti letto per chi viene dimesso dall’Ospedale ma non può ancora rientrare a casa, o per chi da casa ha necessità di un breve periodo di assistenza sanitaria specifica presso una struttura adeguatamente organizzata come è appunto l'Ospedale di comunità.
Negli ambulatori operano i medici di famiglia e, nel mese di luglio, in quelli della bassa Valle l'accesso è possibile dal lunedì al venerdì dalle ore 16 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 12. Quello di Morgex ha invece un orario temporaneo diverso: dalle ore 16 alle 20 dal 15 al 18 luglio e nei giorni 22, 24, 25, 29 e 31 luglio dalle ore 8 alle 12 i giorni 19 e 26 luglio.
«L’attivazione del servizio rappresenta, insieme all’assistenza domiciliare e alla rete di coordinamento tra vari livelli di assistenza, un ulteriore passo verso un modello di sanità territoriale più vicina ai cittadini, accessibile e integrata», aggiunge l'Usl.
Rimane per il momento escluso il poliambulatorio di Aosta, dove l'attivazione «è in via di sviluppo».
Il direttore generale dell'Usl, Massimo Uberti, parla della riforma dell'assistenza territoriale. «La vera novità della riforma è che si realizza, anche attraverso la nascita delle Aggregazioni funzionali territoriali (AFT), la possibilità per i medici di famiglia di uscire da una condizione di libero professionisti isolati e di lavorare tutti (e non solo su base volontaria) in modo coordinato in gruppi di professionisti. È un presupposto importante per portare allo sviluppo di competenze diagnostiche di primo livello in tali gruppi, formando e valorizzando specialità o competenze acquisite», afferma.
L’Ambulatorio ad accesso diretto «si aggiunge ai servizi già presenti sul territorio e non modifica in alcun modo l’attività dei medici di famiglia nei loro ambulatori tradizionali, la cui distribuzione capillare resta un valore fondamentale da preservare e, se possibile, da rafforzare».
Il referente della AFT 2B (l'aggregazione di medici della bassa Valle, ex Distretto 4) Robert Camos, parla di «riforma epocale per la medicina del territorio, che mira a migliorare e ottimizzare in maniera corretta la risposta ai bisogni di salute della popolazione della nostra regione. La sfida del territorio è la presa in carico e la gestione dei pazienti anziani, fragili e affetti da patologie croniche attraverso percorsi di assistenza e monitoraggio costruiti a seconda delle peculiarità territoriali della Valle d'Aosta, nella piena collaborazione tra i medici di assistenza primaria e le altre figure sanitarie e sociosanitarie dei Distretti».
Elena Giovinazzo