Bene l'interpellanza sui servizi di affido dei minori

scritturaRiceviamo e pubblichiamo

I consiglieri Manfrin e Nasso hanno presentato una interpellanza all'assessore alle politiche sociali, Baccega, che risponderà nel Consiglio regionale del 21-22 p.v su: “la situazione dei servizi di affido di minori”. L'interpellanza, parte dalle criticità sollevate dalle testimonianze di genitori e minori “abusati” pubblicate dal quotidiano online Aostaoggi.it.

Plaudiamo all'iniziativa che finalmente porta allo scoperto una problematica molto sentita nella Regione e mantenuta sotto la cenere, per molto tempo. La società valdostana ha preso coraggio e ne parla apertamente. L'editore Marco Camilli ha sfondato, con il suo impegno indagatore, il muro dell'omertà sottaciuto, per paura, dalle vittime delle separazioni, finite nel vortice di un meccanismo istituzionalizzato, non accessibile a tutti.

I servizi e alcuni loro supporter politici sono impegnati principalmente non tanto a risolvere le problematiche dei minori coinvolti nella fine della convivenza dei genitori ma nel descrivere “i rischi” che comportano il rivolgersi alla nostra associazione, il non seguire alla lettera le loro decisioni/imposizioni, spesso senza senso, e il mettere in discussione un servizio che dagli stessi, assieme all'assessore Baccega, viene definito come il migliore d'Italia. Bontà loro, ovviamente.

La nostra associazione, nel lontano 2014 sollevò il problema, fatto proprio dal Consigliere Cognetta che durante questi anni ha sostenuto presso l'Amministrazione regionale. L'impegno è stato raccolto dall'intero consiglio regionale con l'approvazione della mozione che avrebbe dovuto disciplinare l'attività dei servizi sociali. L'interpellanza proposta dai consiglieri Manfrin (lega) e Nasso (M5S) contribuisce a rasserenare tanti cittadini e famiglie desiderosi di vedere la materia regolamentata nell'interesse superiore dei figli sulla via di una giustizia senza preferenze di genere.

Ci auguriamo che l'assessore Regionale sig. Baccega, che tanto impegno ha profuso, per disporre di tingere di rosso alcune panchine in forza del sentito problema della violenza contro le donne, si adoperi perché su quella panchina possano sedersi, insieme e con rispetto delle dignità umane, uomini, donne, genitori e figli, senza colore di differenziazione. Ci auguriamo che il sig. Baccega se ne ricordi nella risposta all'interpellanza e che, finalmente, dia anche a noi una risposta anche sul cattivo funzionamento di un servizio sociale, di genere, che non ha giuste nozioni, talvolta, nemmeno sulla legge e sulla psicologia dell'età evolutiva, come dalla nostra associazione da anni è stato segnalato e denunciato anche in pubbliche conferenze e dibattiti.



Ubaldo Valentini
Presidente Associazione Genitori separati

 

 

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