Con una e-mail Mauro Baccega promuove 'l'eccellenza' di una struttura privata
AOSTA. In un periodo di grande difficoltà della sanità pubblica si sentiva la mancanza di un assessore alla sanità che, mentre è in carica, con una sua e-mail promuova con molta enfasi l'eccellenza di una clinica privata presente nel territorio della nostra regione.
L'e-mail in questione è arrivata ieri a diversi indirizzi di posta elettronica a firma di Mauro Baccega. Trattandosi di un mittente potenzialmente truffaldino è stata chiesta la conferma direttamente all'assessore di essere lui l'autore del comunicato. L'assessore ha confermato.
Scartata quindi l'ipotesi di un falso, non resta che leggere i contenuti della comunicazione. Ecco alcuni stralci: "servizi di eccellenza", "grande efficienza e professionalità di alto livello" e ancora "una eccellenza, come altre strutture in Valle d'Aosta". E poi il riferimento al fatto che "le eccellenze socio sanitarie, ancorché accreditate, siano evidenziate dai media nazionali e che un ex ministro, Maria Stella Gelmini, lo riconosca con una visita privata". In particolare l'assessore cita un articolo pubblicato sul quotidiano La Repubblica di qualche giorno fa.
A voler essere buoni, una comunicazione simile sarebbe (forse) ammissibile se l'intento fosse quello di rimarcare la bravura della Regione nel scegliere cliniche di eccellenza con cui convenzionarsi. Così non è stato. Mauro Baccega ha scelto giustamente una e-mail privata per inviare il testo, dimenticandosi però di essere ancora titolare di una carica pubblica.
Che la campagna elettorale sia già iniziata è evidente, sarebbe però utile interrogarsi sui modi e sui tempi in cui avvengono certe prese di posizione, certe sponsorizzazioni nemmeno tanto velate. Un candidato politico può elogiare una clinica privata, ma un titolare di una carica pagata con i soldi dei contribuenti che gestisce un settore pagato dai contribuenti può fare altrettanto? Anche perché così facendo ammettere implicitamente e senza grossi problemi che la sanità pubblica, almeno in certi campi, non funziona, anzi è del tutto assente. E a questo punto qualche domanda sul funzionamento e sul non funzionamento della sanità in Valle d'Aosta è legittimo porsela.
Marco Camilli