Coronavirus, da Roma in giù accettano finalmente l'isolamento in casa

Come vanno le cose dalla Capitale in giù riguardo alla prescrizione di uscire e di restare in casa? Lo abbiamo chiesto a Giulio Mancini, giornalista di Roma

 

controlli della Polizia Roma Capitale

ROMA. C'è voluta un'ordinanza della sindaca, Virginia Raggi, per impedire ai romani di affollare i parchi pubblici e i moduli da gioco dei bambini. Tutti i parchi recintati di Roma, dalla sera di venerdì 13 marzo, devono restare chiusi e non possono essere frequentati. Fa eccezione Villa Borghese che, comunque, è sorvegliata a vista da pattuglie delle forze dell'ordine.

E' racchiusa in questo provvedimento tutta l'indolenza dei romani verso le regole. E, forse, l'ordinanza, oltre ai numeri dell'emergenza racchiusi nel quotidiano bollettino sanitario regionale, a far capire che con il rischio di contagio non si scherza. A Roma, come a Bergamo, Milano, Padova e altre città del nord-Italia che hanno sperimentato prima del centro-sud la pestilenza del 2020.

Roma, Napoli, Bari, Palermo: l'epidemia sta scendendo verso il tacco e la punta dello Stivale. Dopo una prima sottovalutazione, con gente che fino a venerdì scorso affollava aperitivi, ristoranti, panoramiche, e dopo una caccia agli “untori” in fuga in treno dal Nord, è finito anche da Roma in giù il tempo che “è colpa degli altri”.

Le strade sono diventate improvvisamente deserte. Quella che è stata la regola prima degli abitanti della Lombardia, del Veneto, dell'Emilia Romagna, anche al Centro-Sud è stata assimilata. Certo, c'è stato bisogno del pugno di ferro delle autorità. Ad esempio, a Roma fino a giovedì scorso i mercati e le bancarelle lavoravano bellamente, senza rispettare le distanze di sicurezza o i dispositivi individuali di protezione degli operatori. E anche in quel caso è dovuta intervenire l'autorità capitolina.

Insomma, mai come questa volta per assimilare comportamenti dettate dalle regole e divenuti legge dello Stato, da Roma in giù c'è stato bisogno di una spintarella dell'autorità costituita. Però, meglio tardi che mai.

 

Giulio Mancini
Giornalista di Roma e responsabile di saluteokay.com

 

 

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