Covid-19, ricorsi per cambiare le condizioni di affido e mantenimento dei figli

L'associazione Genitori separati: sono cambiate le condizioni socio-economiche, l'assegno di mantenimento va drasticamente ridotto

 

genitoriAOSTA. A causa dell'emergenza Covid-19 le condizioni economiche di molte persone sono cambiate. A dover affrontare le conseguenze del lockdown sono anche i genitori non collocatari che versano l'assegno di mantenimento.

A tal proposito interviene l'associazione Genitori separati per la tutela dei minori. "Non esistono più i redditi percepiti dai rispettivi genitori e, soprattutto, quelli del genitore non collocatario - evidenzia l'associazione -; i figli hanno cambiato le modalità di accesso alle attività extrascolastiche, riducendone i costi da sostenere dai genitori; ambedue i genitori hanno molto più tempo a disposizione da dedicare ai figli; sono aumentati, a seguito della pandemia covid, i contributi pubblici e privati elargiti a vario titolo, che sistematicamente vengono beneficiati solo dal genitore collocatario". L'associazione sottolinea che "il genitore non collocatario può ricorrere, per la modifica delle precedenti condizioni, al tribunale, chiedendo l’affido paritario dei figli con il loro mantenimento diretto e con la restituzione ai legittimi proprietari della casa familiare, se concessa al genitore affidatario (quasi nel 95% dei casi alla madre). Nel caso in cui tale affido alternato non sia possibile o non sia concesso per preconcetti del tribunale, l’assegno di mantenimento, come espressamente prevede la legge, essendo cambiate le condizioni socio-economiche dei genitori, obbligatoriamente va drasticamente ridotto, così come pure tutte le spese straordinarie vanno subordinate, sempre, all'approvazione preventiva scritta (solo mediante comunicazioni tracciabili) di ambedue i genitori".

Secondo l'associazione "tutti i contributi degli enti pubblici e privati elargiti a sostegno della famiglia con figli, e percepiti esclusivamente dalla madre collocataria, vanno rigorosamente destinati per il 50% a copertura dell’assegno di mantenimento che il padre mensilmente deve versare alla madre per i figli. Gli stessi assegni familiari (Inps) vanno equamente ripartiti tra i due genitori e non concessi, come ora, alla madre collocataria". Inoltre "le spese straordinarie - rigorosamente concordate tra i genitori - vanno dettagliatamente determinate caso per caso dal collegio giudicante e non richiamare generici protocolli di circostanza, spesso contraddittori e senza vincolo di legge, stipulati dal locale tribunale con l’ordine degli avvocati poiché il singolo genitore non può essere in grado di pagarle".

I Genitori Separati spiegano di essere a disposizione "per ridurre le difficoltà dei genitori che, nelle aule dei tribunali, spesso sono stati indebitamente emarginati dai propri figli e caricati di costi insopportabili".

 

redazione

 

 

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