Casinò, la preoccupazione di Cgil: se fallisse, a rimetterci sarebbero i lavoratori

'Vanificati gli interventi portati avanti finora'

 

Casinò di Saint-Vincent

SAINT-VINCENT. La revoca del decreto di omologa del concordato del Casinò di Saint-Vincent "vanifica gli interventi portati avanti finora, facendo riemergere nuovamente l'angoscia tra i lavoratori". Così la Cgil Valle d'Aosta sulla decisione della Corte d'Appello di Torino che riporta la casa da gioco valdostana a rischio di fallimento.

Senza esprimersi nel merito della sentenza e in attesa dell'incontro convocato lunedì 13 con le organizzazioni sindacali, la Cgil mette l'accento sulla preoccupazione dei dipendenti. "Ci sono oltre 500 famiglie che ruotano intorno alla Casa da gioco - evidenzia -, senza contare il segno indelebile che tutto ciò lascerebbe nella stessa cittadina termale, già decisamente ridimensionata rispetto agli anni degli albori del Casinò de la Vallée".

"Auspichiamo che si chiarisca in fretta questa vicenda - prosegue il sindacato -, sperando che la casa da gioco non fallisca, perché purtroppo chi ne pagherebbe le conseguenze sarebbero nuovamente i tanti lavoratori".

 

E.JR.P.



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