Sci, Fisascat Valle d'Aosta: spaventati da rigidità di Roma

Con lo stop alle vacanze sulla neve 'crollo senza precedenti per l'intera economia valdostana'

 

Henry DondeynazAOSTA. "L'intenzione prospettata dal Governo" di vietare le vacanze sulla neve "significherebbe un crollo senza precedenti per l'intera economia della nostra Regione". Così la Fisascat Cisl Valle d'Aosta esprime la forte preoccupazione per la chiusura alle vacanze sulle piste da sci a causa del rischio Covid-19.

"Siamo consapevoli che l'attuale momento di emergenza sanitaria resta su parametri ancora delicati", ma anche "spaventati dalla rigidità che traspare da parte di Roma, forse poco consapevole dell'impatto economico e sociale che l'intero "sistema Montagna" produce sulle Regioni Alpine", dice Fisascat.

Il sindacato sottolinea come "oltre alla perdita del fatturato del settore degli impianti a fune, bisognerebbe fare i conti con la caduta del reddito dell’indotto generato dalla filiera dell'industria della neve. Difficile sostenere anche che un ipotetico intervento economico da parte del Governo nazionale, possa essere sufficiente a coprire il volume dell'imponente ricchezza che andrebbe persa".

Secondo Fisascat Cisl il governo regionale deve adesso "proseguire quanto fatto sinora e perseguire ogni strada per scongiurare una chiusura totale della stagione turistica invernale".

 

 

redazione

 

 

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