Legge anti Dpcm, preoccupazione di Cgil: 'governo regionale sia responsabile'

Il sindacato: dal chiudere tutto al libera tutti. Ci chiediamo in che mani siano la salute dei lavoratori e di tutti noi

 

Cgil Valle d'AostaAOSTA. "Non si gioca sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini. Il Governo regionale sia responsabile". Così la Cgil interviene dopo l'approvazione della legge regionale sulle misure di gestione dell'emergenza Covid.

"Quello a cui stiamo assistendo in Consiglio regionale - dichiara il sindacato - è un teatrino che non ci appassiona e nemmeno vogliamo entrare nella querelle tutta politica come nella migliore tradizione degli ultimi decenni della politica nostrana. Ma ciò che non comprendiamo é il cambio di passo repentino e questo braccio di ferro con il governo nazionale sulla questione delle restrizioni".

Riflettendo sulla situazione, la Cgil evidenzia: "Sappiamo benissimo, perché lo viviamo tutti i giorni con i lavoratori del mondo sciistico, turistico e commerciale, la forte difficoltà di questi settori e siamo tra i primi ad aver messo i puntini sulle i sulla questione degli aiuti anticrisi. Ma un "libera tutti" in questo momento che effetto avrebbe sul nostro ospedale, che sta uscendo a fatica da periodi di saturazione ( o erano notizie non veritiere anche quelle?)?"

"Ciò che a noi interessa - chiarisce il sindacato - è sapere se questo governo regionale ha messo in atto tutte le misure per evitare un possibile terzo lockdown. Chiediamo responsabilità al Governo regionale e chiediamo prudenza per tutelare la salute di tutte le lavoratrici, dei lavoratori e dei cittadini tutti. E ci chiediamo anche a questo punto perché la scuola non riapre?".

"Il nostro tessuto produttivo va salvaguardato e un possibile “apri e chiudi” non crediamo giovi all’economia valdostana - conclude la Cgil Valle d'Aosta -. Scontiamo pesantemente scelte poco lungimiranti per quanto concerne le politiche industriali incentrate come è spesso accaduto negli ultimi tempi, all'economia di alcuni, ma non di tutti. Ci lascia perplessi vedere con quanta disinvoltura si sia passati dal chiudere tutto (a livello turistico-commerciale) da un giorno all‘altro al libera tutti di oggi. E ci domandiamo a questo punto in che mani sia la salute dei lavoratori e di tutti noi".

 

 

E.G.

 

 

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