Covid e bar ribelli, Donzel: comincino le istituzioni a non istigare i cittadini alla ribellione

L'ex assessore Raimondo Donzel  fa riferimento alle ordinanze della Regione contro le zone rosse e arancioni. E aggiunge: contro i 'gesti irresponsabili' servono anche misure di solidarietà attiva

 

Raimondo DonzelAOSTA. "Bisogna certo far rispettare le norme sanitarie, non tollerare le trasgressioni, cominciando innanzitutto con non istigare i cittadini a ribellarsi alle decisioni di zone rosse e arancioni, con dichiarazioni irresponsabili nelle sedi istituzionali". Così Raimondo Donzel commenta ad Aostaoggi.it il caso dei  con sospensione della licenza per non aver rispettato le disposizioni contro il Covid-19.

Il riferimento dell'ex assessore alle attività produttive, è alle dichiarazioni dei mesi scorsi contro la classificazione "rossa" e "arancione" della Valle d'Aosta rilasciate in primis dal presidente della Regione, Erik Lavevaz. Dichiarazioni cui sono seguite delle ordinanze di deroga delle restrizioni e la legge anti-Dpcm oggetto di contenzioso con lo Stato.

Continua Donzel: "L'epidemia ha imposto enormi sacrifici a tutti; ma qualcuno sta pagando un prezzo molto più alto, i disoccupati, i cassaintegrati, le tante imprese con le serrande abbassate che sono comunque sommerse di tasse e balzelli da pagare". Secondo l'esponente del  adesso è necessario "intervenire sulle situazioni più a rischio, evitando la tragedia della povertà con indennizzi tempestivi e mirati".

"Continuare a rinviare la predisposizione di misure emergenziali - aggiunge - non fa altro che aumentare la platea delle famiglie e delle imprese in difficoltà. Il rischio che crescano anche i gesti irresponsabili deve essere arginato non solo da misure di polizia repressiva ma prevenuto da misure di solidarietà attiva".



M.C.

 

 

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