'La situazione è insostenibile': ad Aosta protesta degli operatori del terziario

Il settore terziario della Valle d'Aosta sollecita la politica: 'è il momento di avere risposte concrete su sostegni economici e ripartenza'

 

Manifestazione in piazza ChanouxAOSTA. Operatori del terziario pronti alla mobilitazione in Valle d'Aosta contro le difficoltà economiche causate dall'emergenza Covid-19 e contro il silenzio della politica valdostana.

Nel primo giorno di zona arancione, in piazza ad Aosta questa mattina decine imprenditori, albergatori, negozianti e lavoratori si riuniscono per protesta chiedendo all'unisono risposte concrete al governo regionale.

La cancellazione della stagione turistica 2020/2021 sta mettendo in ginocchio tantissime attività economiche della Valle d'Aosta con gravi conseguenze sull'occupazione e sulla situazione sociale. Con la protesta di oggi e la mobilitazione, la filiera somministrazione e l'intero comparto terziario valdostano - dai ristoratori agli albergatori, dal settore degli eventi e delle manifestazioni culturali ai gestori di palestre - si rivolgono alla politica valdostana per sollecitare un intervento che tarda ad arrivare: quali misure di sostegno saranno erogate, con quali tempi e a chi, qual è la strategia per far ripartire l'economia, se e quali interventi saranno attivati per tasse, imposte, affitti e altri costi fissi che le attività devono continuare a sostenere anche con il fatturato azzerato.

"Al compleanno del mantra "andrà tutto bene" il tempo è scaduto", dicono i manifestanti. "Abbiamo bisogno di un segnale concreto entro il primo giorno di primavera".

 

 

Marco Camilli

 

 

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