Qualità della vita, Aosta bene per bambini e anziani. Per i giovani però situazione meno rosea

I risultati dell'indagine de Il Sole 24 Ore sulle città a misura di bambini, giovani e over65

 

Aosta

Aosta è una città a misura di bambini e anziani, ma un po' meno a misura di giovani. Questi i risultati di un'indagine pubblicata da Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita delle giovani generazioni e della terza età nelle province italiane.

L'analisi si basa sulla rilevazione di numerosi fattori (12 per ciascuna fascia di età) ai quali è attribuito un punteggio alto se soddisfa standard di valore e basso se al contrario incide negativamente sulla qualità della vita.

Per quanto riguarda Aosta i risultati sono in generale positivi per i bambini da 0 a 10 anni e per gli ultra65enni. Per i giovani invece la situazione è meno rosea.

Il capoluogo valdostano ottiene 517,2 punti per quanto riguarda la qualità della vita dei bambini fino a 10 anni. L'alta disponibilità di posti in asili nido, lo spazio abitativo (inteso come i metri quadri di superficie media per componenti delle famiglie) e l'accessibilità delle scuole (assenza di barriere fisiche) sono i tre punti forti. Tra i punti deboli l'incidenza della retta degli asili nido sul reddito medio dichiarato nel capoluogo, la scarsa presenza di scuole con palestre o piscina e il verde attrezzato a disposizione per ogni bambino dai 0 ai 14 anni. Nella classifica generale dei bambini Aosta è quarta.

Quarto posto anche per la qualità della vita dei residenti con più di 65 anni. Ad Aosta sono attribuiti 541,2 punti (Trento, prima in classifica, ne ha 624,3). Guardando ai singoli indicatori, Aosta è prima per spesa per il trasporto di disabili e anziani e per mortalità legata a demenze e malattie del sistema nervoso. Crolla invece al 99° posto se si considera due indicatori: quello della speranza di vita e quello sul consumo di farmacie per malattie croniche.

Per qualità della vita dei giovani dai 18 ai 35 anni Aosta ottiene 492,5 punti (la prima in classifica, Ravenna, ne ha 604,7) che la collocano in 34esima posizione tra le province italiane. Influenzano in maniera positiva il punteggio finale la scarsa differenza degli affitti tra centro e periferia della città, l'alto numero di bar e discoteche in rapporto alla popolazione e il quoziente di nuzialità (il rapporto tra numero di matrimoni e popolazione residente). Il capoluogo valdostano sconta però la scarsa presenza di giovani amministratori comunali (meno di 40 anni) e il basso tasso di occupazione giovanile (81° posto in Italia).

 

 

Clara Rossi

 

 

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