Banco alimentare: aumentati del 25% i valdostani che si rivolgono agli enti caritativi

Nei primi otto mesi del 2022 già distribuite 106 tonnellate di alimenti. Appello per un «soprassalto di solidarietà sociale»

 

Colletta Alimentare

Le difficoltà economiche che molte famiglie stanno fronteggiare negli ultimi mesi si riflettono sul lavoro delle tante realtà che fanno del dono e della carità la loro mission. Accade anche al Banco alimentare della Valle d'Aosta che quest'anno ha visto crescere a ritmo elevato il numero di coloro che chiedono aiuto per la spesa alimentare.

«Le persone in difficoltà che si rivolgono agli enti caritativi sono ormai in Valle d'Aosta oltre 3200, numero che è cresciuto dall'anno scorso di oltre il 25%», spiega il Banco alimentare. «Il periodo difficile che stiamo vivendo», aggiunge l'associazione, «non ci permette di essere ottimisti per i prossimi mesi».

Il Banco alimentare valdostano già allo scorso mese di agosto aveva distribuito una quantità di prodotti alimentari ben superiore a quella di tutto il 2021. Lo scorso anno l'ente ha donato circa 80 tonnellate di cibo ma «quest'anno sono già state distribuite circa 106 tonnellate solamente nei primi 8 mesi».

«Con il carrello della spesa che mostra incrementi intorno al 10% - spiega ancora il Banco -, l'aumento del costo dell'energia e l'inflazione che cresce, il numero di persone che necessiteranno di aiuto e che si rivolgeranno alle strutture caritative (Caritas, San Vincenzo, Parrocchie ecc.) o alle strutture territoriali di assistenza sociale a noi collegate aumenterà probabilmente ancora nei prossimi mesi».

Il problema è duplice. Tante persone che prima potevano acquistare prodotti alimentari per donarli ora non se lo possono più permettere. Con il peggioramento della situazione economica generale quindi le donazioni diminuiscono. E, in parallelo, le richieste di sostegno aumentano.

«Ad una maggiore richiesta di aiuto fa riscontro una crescente difficoltà da parte nostra a rispondere a tali aumentate esigenze», conferma il Banco alimentare. La richiesta è una: «essere aiutati e sostenuti da chi può: dalle istituzioni, dalle fondazioni e dai privati in un soprassalto di solidarietà sociale per il bene della nostra Valle».

Il Banco opera con una quarantina di strutture convenzionate sul territorio valdostano. È possibile sostenerne l'attività anche con donazioni su conto corrente o partecipando alle iniziative di raccolta alimentare organizzate nei supermercati.

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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