Assemblea medici stigmatizza la campagna: «induce dubbi che non aiutano la salute pubblica»
L'assemblea dei medici chirurgi e odontoiatri della Valle d'Aosta stigmatizza la campagna contro i vaccini apparsa sui cartelloni pubblicitari dell'Aps di Aosta. «Il diritto di espressione non deve a nostro avviso compromettere l'attività del sistema sanitario e, soprattutto, non deve procurare allarme ingiustificato nella popolazione», si legge in una nota.
I manifesti no vax «inducono timori, sollevano dubbi, alimentano un clima di diffidenza che non aiutano la salute pubblica e il diritto costituzionale alla stessa». L'Ordine dei chirurgi e degli odontoiatri ricorda che «la Corte Costituzionale si è recentemente pronunciata sulla legittimità dell'obbligo vaccinale dando completa ragione alle evidenze scientifiche sugli stessi. Più dell'86% della popolazione e bel il 99,2% dei medici si è vaccinato e grazie a questo stiamo iniziando a controllare la pandemia evitando gli effetti acuti più gravi e quelli non meno gravi che rimangono a lungo termine (long-Covid)».
Contro il Covid-19 e le sue varianti «l'unica arma che abbiamo oltre alle mascherine e al distanziamento rimane la vaccinazione come lo è stata per il vaiolo mortale per il 30% dei casi, che causava due milioni di morti nel 1969 e che è scomparso dal 1979 come pure per la poliomielite scomparsa dal 1982 quando solo nel 1958 erano stati notificati in Italia oltre 8 mila casi. Sono solo due delle tante malattie infettive che, grazie ai vaccini, sono rimaste solo nei libri di storia», conclude la nota.
redazione