Già rilasciati più di 2.700 Cir per gli alloggi affittati a turisti

In due mesi registrati oltre 11.400 posti letto, ma i numeri sono al di sotto delle previsioni

L'assessore Giulio Grosjacques 

Sono fino più di 2.700 i Cir, Codici identificativi regionali rilasciati per alloggi che offrono locazioni brevi a scopi turistici da quando è in vigore la normativa regionale, il 1° novembre scorso. I 1.898 locatori che li hanno richiesti gestiscono 11.420 posti letto a completamento dell'offerta delle più tradizionali strutture ricettive esistenti in Valle d'Aosta.

I numeri sono stati riferiti in Consiglio regionale dall'assessore al Turismo, Giulio Grosjacques, che ha spiegato: «Dall'applicazione della legge regionale 11/2023 non sono emerse particolari criticità: il modello regolamentare adottato ha funzionato e la piattaforma informatica realizzata è semplice ed efficace». Alcuni dei problemi emersi, «in un numero limitato di casi», si rifanno a questioni catastali, metrature e agibilità, destinazioni d'uso degli immobili, modalità di esposizione dei Cir. In generale quindi la normativa è stata ben accolta dai diretti interessati. O almeno da una parte di essi.

«In Commissione si è parlato di un numero di 3.800 alloggi solo su Airbnb», ha evidenziato con una interpellanza Erika Guichardaz. I numeri delle registrazioni sulla piattaforma regionale effettuate «sono molto al di sotto delle attese. Sarebbe importante che ci fosse un'indagine per capire le motivazioni che hanno portato i proprietari a rinunciare ad affittare le proprie case», il commento della capogruppo di PCP.

C'è poi la questione della normativa nazionale approvata alla fine del 2023 e che prevede l'assegnazione alle unità immobiliari di un Cin, Codice identificativo nazionale, con potenziali complicazioni a livello amministrativo e interferenze tra la legge nazionale e quella regionale. L'assessore Grosjacques ha chiarito che le disposizioni nazionali non sono ancora applicabili, né si sa quando lo saranno: tutto dipende da quando il testo sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. «La disposizione statale - ha inoltre chiarito l'assessore - prevede che, prima della sua applicazione, il Ministero del turismo invii alle Regioni che già hanno disciplinato e rilasciato i Cir, come la Valle d'Aosta, un codice alfanumerico da anteporre allo stesso ai fini della sua ricodificazione in Cin».

 

 

redazione

 

 

Pin It

Articoli più letti su Aostaoggi.it

 

-  STRUMENTI
app mobile

 

Società editrice: Italiashop.net di Camilli Marco
registrata al Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
P.IVA 01000080075