Accolto parzialmente un ricorso sull'affidamento del servizio: «violati principi di trasparenza e par condicio»
La gara dell'Azienda Usl per la fornitura di 40 defibrillatori ai presidi ospedalieri valdostani dovrà essere rifatta. Lo stabilisce il Tar della Valle d'Aosta nell'accogliere in parte il ricorso di una società che ha partecipato alla procedura esperita tramite la società InVa e conclusasi in primavera.
Il punto accolto dai giudici amministrativi riguarda la richiesta di aggiornare i defibrillatori in possesso dell'Azienda Usl e il relativo punteggio assegnato in fase di valutazione delle offerte. Alla Gadomed, società che ha presentato il ricorso, è stato assegnato un punteggio più basso rispetto a quello della Soem Medical che ha vinto l'appalto.
È «incontroverso», si legge nella sentenza pubblicata il 30 luglio, che «la Stazione appaltante non avesse fornito alle società concorrenti alcun dettaglio in ordine alla natura e alle caratteristiche dei defibrillatori in uso» nei presidi sanitari. Questa «mancanza di informazioni dettagliate» si risolve «in un criterio di valutazione sostanzialmente indeterminato» e in uno «uno spazio di discrezionalità di difficile delimitazione» per quanto riguarda i punteggi assegnati dalla Commissione giudicatrice alle diverse offerte. Questa situazione configura una «violazione dei principi di trasparenza e buon andamento dell'azione amministrativa, nonché del principio di par condicio dei concorrenti alla procedura ad evidenza pubblica».
«Poiché il vizio rilevato incide sulla definizione dei punteggi attribuibili alle offerte di gara - è scritto nella sentenza -, l’Amministrazione è chiamata alla riedizione della procedura di gara, previa ridefinizione del criterio di valutazione preferenziale relativo all’aggiornamento dei dispositivi di proprietà» dell'Azienda sanitaria.
E.G.