Il consiglio comunale di Aosta ha approvato l'adeguamento previsto dalla legge regionale. Per Rocco: «non significa "regalare soldi alla politica", ma difendere un principio di dignità e qualità democratica»

Riguarda le indennità di funzione degli amministratori comunali la prima polemica politica affrontata dal neo sindaco di Aosta, Raffaele Rocco.
Il consiglio comunale del capoluogo, durante la seduta di insediamento di mercoledì, ha deciso a maggioranza di applicare l'aumento dei compensi di sindaci e amministratori locali come previsto dalla legge regionale dello scorso marzo sull'election day.
Secondo Rocco «aumentare lo stipendio dei consiglieri comunali non significa “regalare soldi alla politica”, ma difendere un principio di dignità e qualità democratica. Oggi il compenso è talmente basso da costringere chi svolge questo ruolo a farlo nel tempo libero, dopo il lavoro, con difficoltà a dedicarsi davvero ai bisogni della comunità. Questo produce un effetto pericoloso perché possono permettersi di fare politica solo i più ricchi o chi ha già alle spalle poteri economici e reti di sostegno».
La normativa regionale consente di aumentare nel limite del 20 per cento l'indennità del sindaco e, a cascata, quelle degli altri amministratori. Al sindaco vanno, lordi, 5.610 euro mensili di indennità di funzione più 1.122 euro di incremento e 1.300 euro di diaria mensile. L'indennità riconosciuta alla vicesindaca è pari all'80% di quella del sindaco, quella assegnata agli assessori corrisponde al 75%, quella data al presidente del Consiglio comunale è pari al 25% e infine ai consiglieri è riconosciuto un importo pari al 20% dell'indennità del sindaco.
«L’idea che noi propugniamo e affermiamo, invece, è che la partecipazione politica debba essere accessibile a tutti, non solo alle élites - sostiene Rocco -. Un compenso più giusto significa garantire che anche un lavoratore, una madre single, un giovane precario o un disoccupato possano mettersi al servizio dei cittadini senza finire in difficoltà economica. Inoltre, riconoscere pienamente il valore del lavoro istituzionale spinge verso una politica più preparata e presente sul territorio: un consigliere comunale ben retribuito può dedicare più tempo alla trasparenza, al controllo dell’operato della Giunta, al dialogo con associazioni e quartieri, alla progettazione di servizi pubblici più efficaci».
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