Le chiamate di soccorso confluiranno nel nuovo servizio e saranno smistate in base alle necessità
AOSTA. Da oggi in Valle d'Aosta entra pienamente in funzione il Numero Unico di Emergenza 112. Per il sistema dell'emergenza valdostana si tratta di un ulteriore passo in avanti rispetto alla già operativa Cus, Centrale unica del soccorso.
Per i cittadini la novità non avrà un grande impatto: i numeri finora utilizzati per le chiamate di pubblica sicurezza o di soccorso sanitario (112, 113, 115 e 118) rimangono infatti in funzione, semplicemente la chiamata da oggi confluisce sul servizio di emergenza 112 ed è assegnata ad un operatore della Centrale Unica di Risposta (Cur) dislocata nella caserma del Corpo valdostano dei vigili del fuoco. L'utente parla prima con l'operatore del Nue 112 e, in base alla necessità, è indirizzato alla Centrale competente (che sia carabinieri o vigili del fuoco o polizia o soccorso sanitario). La chiamata inoltre viene filtrata per evitare che le richieste improprie (in Italia rappresentano oltre la metà delle telefonate) causino uno spreco di tempo e risorse a favore delle reali emergenze.
Il 112 è già una realtà da circa un mese per 19.000 valdostani residenti in bassa Valle, con prefisso 0125, che fino a oggi compreso sono gestiti dalla Centrale unica di risposta di Torino. Da domani, 12 aprile, anche le loro chiamate saranno gestite dalla Cur di Aosta. Quest'ultima è comunque sempre in contatto con la Centrale unica di risposta torinese per assicurare che il piano di instradamento delle chiamate salvaguardi la "territorialità".
La Cur valdostana è un po' speciale rispetto alle altre italiane. Il progetto nazionale del Numero Unico di Emergenza 112 prevede infatti che le Centrali di Risposta gestiscano un'utenza di 3 milioni di abitanti con un costo non superiore a 1 Euro per residente. La Valle d'Aosta ha ottenuto uno speciale accordo con Ministero dell'Interno e Regione Piemonte per vedersi riconosciuti lo speciale ordinamento, il bilinguismo e le caratteristiche orografiche e poter quindi attivare un sistema specifico.
Marco Camilli