AOSTA. Sono state portate in carceri situati fuori dalla Valle d'Aosta le persone tratte in arresto nell'operazione Geenna sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Valle d'Aosta.
Le accuse rivolte a vario titolo ai 16 arrestati sono associazione di tipo mafioso e concorso esterno nella stessa, estorsione tentata e consumata, tentato scambio elettorale politico-mafioso, traffico illecito di droga, detenzione e ricettazione di armi, favoreggiamento personale.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip di Torino su richiesta della Dda. Una di queste è stata emessa nei confronti del ristoratore Antonio Raso, "Tonino", di una nota pizzeria aostana. Secondo gli inquirenti Raso sarebbe il «promotore e organizzatore» dell'articolazione territoriale di matrice 'ndranghetista insieme a Bruno Nirta. Marco Di Donato è invece considerato il capo della «locale».
Marco Camilli