Violazioni continue nonostante gli avvertimenti del governo su misure ancora più restrittive
AOSTA. Il caso della pizzeria della Valdigne controllata dai carabinieri è solo uno degli ultimi episodi di violazione dei decreti sull'emergenza coronavirus registrati in Valle d'Aosta.
Qualche giorno fa una coppia di fuori regione è stata controllata dalle forze dell'ordine mentre camminava. I due hanno spiegato di aver raggiunto la Valle d'Aosta per farsi una passeggiata: denunciati.
A Courmayeur un uomo è stato denunciato due volte in due giorni per spostamenti non giustificati.
È di oggi la notizia di un gruppetto di tre ragazzi sorpresi a giocare a pallone in un campetto per ingannare la noia. Uno solo era maggiorenne: per lui è scattata la denuncia.
Sempre i carabinieri a Saint-Vincent la scorsa sera hanno controllato una vettura con a bordo quattro giovani. Non avevano buoni motivi per trovarsi lì: altre quattro denunce per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità.
C'è poi il caso del bar di Sarre che aveva tenuto aperto malgrado i divieti: denunciato il titolare e, con lui, tre avventori.
In ultimo il caso della erboristeria che è stata riaperta: la nuova lista delle attività che possono continuare ad operare ora include anche questo tipo di negozi.
Questi elencati sono solo una minima parte delle violazioni riscontrate negli ultimi giorni sul territorio regionale. Ancora una volta bisogna constatare che le restrizioni non vengono sempre prese sul serio. Nemmeno quando si rischia la propria salute e quella altrui e nemmeno quando più di un ministro ha avvertito: se non si rimane a casa e non si limitano gli spostamenti alle necessità urgenti, di lavoro e comprovate, l'elenco delle cose che non si potranno più fare si allungherà ulteriormente.
redazione