Contesta l'addebito per l'elisoccorso, ma il Consiglio di Stato respinge il reclamo

Il parere su una fattura di 3.500 euro per un intervento di soccorso di un escursionista a Torgnon

 

elisoccorso

AOSTA. Contestava il costo eccessivo addebitatogli per un intervento di soccorso con elicottero lungo un sentiero a Torgnon, ma il Consiglio di Stato gli dà torto respingendo il ricorso. 

La vicenda inizia da una missione di elisoccorso effettuata l'8 marzo 2019, giorno in cui a Torgnon viene recuperato un escursionista che, stanco e in difficoltà per la neve fresca, non riesce né a tornare indietro né a raggiungere il rifugio meta della sua camminata dove lo aspetta un gruppo di amici.

L'uomo non è ferito e il personale del Soccorso Alpino Valdostano arrivato sul posto per via aerea scrive nella relazione della missione che l'escursionista conferma di "non avere necessità sanitarie" ma di sentirsi "stanco" e "spaventato" e di "non aver necessità di essere trasportato in ospedale per una visita più accurata e voler tornare il prima possibile dagli amici".

Il SAV registra quindi l'intervento come "chiamata non sanitaria" che fa scattare una fattura a carico dell'utente, come previsto ormai da qualche anno per le richieste di intervento improprie. Per 29 minuti di missione, al costo di 120 Euro al minuto, il totale è di 3.482 Euro, vicinissimo al massimale di 3.500 Euro stabilito per questi casi.

L'escursionista ha presentato ricorso contro la fattura dell'Azienda Usl, ma secondo la Prima sezione del Consiglio di Stato quella somma è da pagare. Il ricorrente non era "in una condizione tale da far presumere un concreto ed attuale pericolo alla propria vita o alla propria salute", scrive la sezione respingendo il ricorso, e il massimale di 3.500 Euro, anche se più altro rispetto a quello di altre regioni, "non è di importo tale da far ritenere sussistente un vulnus al diritto costituzionale alla salute, né tantomeno l'esistenza di una occulta sanzione amministrativa".

Sempre secondo il parere del Consiglio di Stato inoltre "la mera circostanza che l'intervento dell'elicottero di soccorso non sia stato richiesto espressamente dall'odierno ricorrente né dagli amici dello stesso non rileva ai fini che qui interessano, essendo rimessa all'esclusiva competenza del Soccorso alpino la decisione in ordine alle modalità con cui intervenire per recuperare un soggetto disperso (se con elisoccorso o con intervento via terra)".

 

Clara Rossi

 

 

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