Pm di Aosta: all'ospedale Beauregard 'gravi criticità' su presidi salvavita

Il pubblico ministero del caso della bimba di 17 mesi morta dopo alcune visite in ospedale parla di 'criticità' nel presidio ospedaliero

 

ospedale BeauregardAOSTA. L'ospedale Beauregard ha "gravi criticità in ordine all'approntamento di presidi salvavita". Lo afferma il pubblico ministero di Aosta che si occupa dell'indagine sulla morte di Valentina Chapellu, la bimba di 17 mesi deceduta a febbraio dello scorso anno dopo essere stata più volte visitata per gravi problemi respiratori e dimessa.

La situazione segnalata dal pm Francesco Pizzato non avrebbe avuto un ruolo nel decesso della bimba, tuttavia, scrive il pm, "rappresenta un'indubbia criticità" dell'ospedale aostano.

Chiedendo l'archiviazione di uno dei quattro medici indagati, Manuela Ciocchini, il pm ricostruisce quanto accaduto il 12 febbraio dello scorso anno. Un medico del Beauregard (estraneo all'indagine) aveva deciso di intubare la piccola paziente con un "tubo cuffiato" che però "non risultava disponibile". Il dottore ha dovuto così scegliere un altro tubo "ugualmente adeguato" che è stato mantenuto "fino all'arrivo presso l'ospedale Parini, quando era stato sostituito con un tubo cuffiato".

"Il fatto - evidenzia il pm - che un ospedale pediatrico non disponga di presidi potenzialmente salvavita, pur non avendo avuto conseguenze nel caso specifico (l'intubazione riusciva ugualmente), rappresenta un'indubbia criticità".

Il magistrato ha chiesto al gip una perizia con incidente probatorio per accertare le eventuali responsabilità di alcuni medici nella morte della bimba. 

La piccola, visitata e dimessa dal Beauregard nei giorni precedenti, era stata portata dal presidio ospedaliero di Aosta all'ospedale Parini e successivamente trasferita al Regina Margherita di Torino in condizioni gravissime. Dall'autopsia è emerso che i problemi respiratori erano causati dall'influenza a cui si era aggiunta un'infezione batterica.

 

M.C.

 

 

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