Sotto accusa due dipendenti dell'obitorio e il socio di un'impresa di onoranze funebri
AOSTA. Si conclude con due patteggiamenti e una condanna il rito abbreviato per gli imputati nell'inchiesta su un presunto giro di mazzette all'obitorio di Aosta. Sotto accusa due necrofori dell'ospedale regionale e il socio di un'impresa di onoranze funebri.
Quest'ultimo, Ennio Max Carlo Theodule di Nus, ha patteggiato un anno e undici mesi di reclusione per istigazione alla corruzione e per corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio. Secondo le accuse in un paio di occasioni aveva dato "circa 200/300 euro" ad un necroforo dell'ospedale regionale, Valter Chenal, per avvicinare i parenti di persone decedute e ottenere l'incarico di organizzare i funerali. Chenal, accusato di atto contrario ai doveri d'ufficio, è stato condannato con rito abbreviato a un anno e dieci mesi.
Ha inoltre patteggiato un anno e dieci mesi un secondo dipendente dell'obitorio, Michel Agostino, che ha rifiutato la proposta di Theodule ma è stato accusato di spaccio di cocaina anche durante il turno di lavoro e di assenteismo (in quattro occasioni nel corso dell'estate 2019).
M.C.