La Guardia costiera intervenuta nel Sud e Nord Italia con l'operazione Labyrinth - VIDEO
La salvaguardia degli stock ittici, la tutela del consumatore ed il rispetto delle norme sulla commercializzazione dei prodotti della pesca, sia in ambito nazionale che internazionale, sono gli obiettivi dell’operazione "Labyrinth" disposta dal Comando Generale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera nel periodo delle festività natalizie.
Più di 5.000 gli uomini coinvolti nell’operazione partita nei primi giorni del mese di dicembre e che proseguirà anche nel mese di gennaio che ha visto impegnati 300 mezzi aeronavali che hanno effettuato più di 7.600 controlli su tutto il territorio nazionale con il sequestro di oltre 120 tonnellate di prodotti ittici illegali carenti delle informazioni necessarie alla commercializzazione o in cattivo stato di conservazione, per un importo in sanzioni amministrative pari a 1.053.214 euro. L’operazione, condotta sia in mare che a terra, ha visto impegnato il personale presso i punti di sbarco, i centri di distribuzione all’ingrosso, i mercati ittici, le pescherie ed i ristoranti.
Durante i controlli lungo tutta la filiera gli uomini e le donne della Guardia Costiera hanno riscontrato illeciti che vanno dalla frode in commercio, all’immissione sul mercato di prodotti ittici sottomisura, provenienti da zone non consentite o appartenenti a specie sottoposte a restrizioni sui contingenti di cattura, fino alla mancanza di tracciabilità del pescato.
"Nel periodo di svolgimento dell’operazione "Labyrinth", il consumo di prodotti ittici registra un forte incremento, frutto della tradizione gastronomica nazionale, con il conseguente aumento del rischio di imbattersi in frodi a danno del cittadino – ha dichiarato l’Ammiraglio Ispettore Capo Felicio Angrisano, Comandante Generale delle Capitanerie di porto Guardia Costiera. Le nuove norme comunitarie entrate in vigore il 14 dicembre 2014, che prevedono nuove informazioni obbligatorie da fornire al consumatore finale, rappresentano un ulteriore elemento di sostegno nei confronti di chi svolge la propria attività in maniera trasparente, nel rispetto delle norme, creando i presupposti per fornire al proprio prodotto ittico quel complesso informativo che ne attesti la qualità e sostenibilità sul mercato a sostegno del prodotto locale, pescato nel Mediterraneo, nella più ampia salvaguardia del prodotto "made in Italy"- "pescato mediterraneo", molto apprezzato sulle tavole".
"In una filiera molto ampia e complessa come quella ittica, che vede coinvolti operatori tra di loro molto eterogenei, si parte dal pescatore per passare attraverso le grosse piattaforme logistiche all’ingrosso fino ad arrivare ai mercati rionali ed ai piccoli dettaglianti, gli obiettivi vengono perseguiti attraverso una continua e costante attività di formazione ed informazione rivolta a tutti, imponendo al personale deputato ai controlli una rigida fermezza nel prevenire e perseguire ogni tipo di "aggressione" a danno di tutti i soggetti coinvolti".
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Marco Camilli