Fase 2, i ristoranti della Valle d'Aosta si preparano alla riapertura. Ma sulle linee guida ci sono ancora incertezze

I protocolli regionali sono pronti, ma bisogna attendere il nuovo decreto che il presidente Conte dovrebbe presentare questa sera

 

ristorante

AOSTA. Molti ristoratori e bar della Valle d'Aosta si stanno già attrezzando in vista della riapertura annuncita da lunedì 18 maggio. L'obiettivo è farsi trovare pronti sin da subito per accogliere i clienti dopo due pesanti mesi di stop forzato. In realtà però ci sono ancora delle incognite su questa parte della fase 2.

A livello nazionale circolano delle linee guida che indicano come attrezzarsi, a quale distanza posizionare i tavoli, come accogliere i clienti, quali procedure di igienizzazione seguire, quali dispositivi di protezione utilizzare e quando. A queste stanno facendo riferimento i ristoratori e i baristi per prepararsi al 18 maggio. Dalla Regione tuttavia potrebbero arrivare disposizioni un po' diverse, adattate alla realtà locale.

Il Comitato regionale per il coordinamento delle attività della fase 2 ha già validato i protocolli che riguardano le attività di somministrazione di alimenti e bevande ed anche le attività di cura alla persona - estetisti e parrucchieri per il territorio valdostano. Gli atti devono passare adesso all'esame della giunta regionale.

L'esecutivo si è riunito questa mattina in videoconferenza, ma non ha potuto approvare i protocolli perché prima deve arrivare da Roma il nuovo decreto che il presidente del Consiglio Conte presenterà questa sera. Una volta pronto questo nuovo decreto, il governo regionale dovrebbe tornare a riunirsi in tempi brevissimi per dare il via libera alle disposizioni e consentire alle attività di riaprire in tutta sicurezza da lunedì e senza ritardi.

 

Marco Camilli

 

 

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