Lavoro frontaliero, fenomeno in crescita in Valle d'Aosta

Aumenta il numero di valdostani che lavorano oltre confine, specialmente in Svizzera

Sono sempre di più i lavoratori valdostani "attirati" oltre confine dai salari più alti, in particolare in Svizzera. Secondo i dati riferiti in un convegno ad Aosta dal prof. Massimo Zanetti dell'UniVdA, nella nostra regione un abitante su mille è un lavoratore frontaliero. Si tratta di 122 persone: un numero relativamente esiguo, ma che corrisponde ad una crescita del fenomeno del 1000% nell'arco di dieci anni. E che, soprattutto, non tiene conto di coloro che hanno una occupazione all'estero e non rientrano nelle statistiche ufficiali dei frontalieri.

«Il fenomeno è agli inizi in Valle d'Aosta», ha precisato il docente di Sociologia generale dell'ateneo valdostano. 

Al convegno, intitolato "Ridisegnare nuovi confini: limiti e opportunità del lavoro transfrontaliero in Valle d'Aosta", è intervenuto anche il presidente della Regione. «Siamo in un contesto dove l'alternativa ha qualche freccia all'arco in più rispetto alle nostre opportunità», ha affermato Renzo Testolin. «L'obiettivo comune è il raggiungimento di una situazione che possa essere di equilibrio e di miglioramento, passando anche attraverso il confronto».

 

 

C.R.

 

 

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