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Sanità, approvata legge regionale su formazione nuovi medici

 

Investimenti per 1 milione di euro dal 2020

AOSTA. All'unanimità il consiglio regionale della Valle d'Aosta ha approvato il disegno di legge sulla formazione specialistica di medici, veterinari ed odontoiatri e formazione universitaria per le professioni sanitarie che stanzia circa 2 milioni e mezzo di euro tra 2017 e 2020 e oltre 1 milione di euro da quest'anno in poi.

Relatore del testo era Carlo Norbiato (Ac-Pnv): «nei prossimi otto/dieci anni - ha spiegato - andrà in pensione circa il 60% dei 90 medici di medicina generale e questa iniziativa legislativa consente di preparare il turn over formando più medici (si passa da 3 a 8 posti attribuiti alla Valle d'Aosta nei corsi di medicina generale a partire dal prossimo anno accademico). Inoltre, per permettere una copertura più ampia, la borsa di studio per partecipare al corso triennale è stata estesa anche ai non residenti con l'obbligo di esercitare in Valle d'Aosta per i cinque anni successivi alla formazione.»

«Gli interventi previsti - ha aggiunto Norbiato - mirano a garantire opportunità di accesso ai percorsi formativi in ambito sanitario (che sono a numero chiuso) attraverso la definizione di accordi e protocolli di intesa tra la Regione Valle d’Aosta e le Università, prioritariamente di Torino ma non solo, nell’ambito dei quali vengono finanziati posti aggiuntivi riservati agli studenti valdostani».

L'assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali ha presentato il ddl come un «provvedimento che fa parte di un percorso sul quale stiamo lavorando sia in campo sanitario sia in ambito sociale. Dovremo rendere sempre più efficiente il nostro modello sanitario rendendo complementare il ruolo della sanità, facendo sistema tra settore pubblico e privato, e garantendo, per questo ambito, la libera scelta dei medici e offrendo un servizio il più ampio e più completo possibile sul territorio».

Il capogruppo del PD-Svda, Jean Pierre Guichardaz, nell'annunciare il voto favorevole ha comunque espreso «perplessità sulla capacità da parte dell'USL di individuare immediatamente i posti per i neo laureati e per gli specializzati, perché il previsto vincolo quinquennale rischia di privare le persone di opportunità lavorative e di crescita professionale».

Anche laonsigliera dell'Uv Emily Rini ha annunciato il parere favorevole del suo gruppo. «I suggerimenti avanzati in Commissione - ha sottolineato - sono stati raccolti dall'assessore e il testo che oggi approviamo affronta una tematica importante perché parla di sostegno al percorso formativo dei giovani valdostani. È un esempio di come quando c'è la volontà di trovare una sintesi condivisa si possa individuare il percorso giusto per farlo».

 

redazione

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