Sammaritani: in corso valutazioni su costi, andamento demografico e tempi
AOSTA. Sulla scuola polmone di Tzambarlet, ad Aosta, la Giunta Spelgatti non ha ancora preso una decisione definitiva. Nei giorni scorsi la giunta ha stabilito di destinare i finanziamenti dello Stato per l'opera ad interventi su altre scuole ed oggi, interpellato dall'opposizione in consiglio regionale sull'intenzione o meno di costruire l'edificio scolastico, l'assessore Paolo Sammaritani ha replicato soltanto che sono in corso degli approfondimenti.
«Gli studi dicono che nei prossimi anni ci sarà un forte calo degli studenti della Valle d'Aosta iscritti alle scuole superiori di secondo grado. Fattori come l'andamento demografico, le risorse finanziarie, la collocazione delle scuole, la mobilità, i tempi di interventi devono farci domandare se queste scelte sono attuali o se vanno rivalutate», ha dichiarato.
Per Alberto Bertin (Impegno Civico) non c'è dubbio: la scuola non va costruita. «E' inutile - ha sostenuto - perché l'emergenza sedi scolastiche è stata risolta e gli studi dimostrano che le scuole esistenti sono più che sufficienti per gli studenti valdostani. E' anche esosa, perché costerà 30 milioni di euro tra scuola e interventi di viabilità, ed è un ulteriore consumo di suolo».
«E' un intervento di grande impatto territoriale per Aosta - ha riconosciuto Sammaritani - ma non si può sostenere che sia inutile a priori. Stiamo valutando quale sia la scelta più opportuna e l'istruttoria sta praticamente terminando».
«La sua risposta ci preoccupa. Lei non pensa agli alunni e ai docenti, bensì alla burocrazia», ha replicato Mauro Baccega. «La gara d'appalto è in corso e tra un mese, un mese e mezzo avremo l'affidatario. Non so quanto tempo avrete per il vostro ripensamento. La situazione scuole è peggiorata, oggi il liceo Bérard si trova a spasso per la città. Fate la scuola dove volete, ma ai nostri studenti bisogna dare garanzie. Interrompere la gara d'appalto può avere costi proibitivi», ha avvertito infine il consigliere unionista.
E.G.