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Bufera su Stefano Ferrero dopo il sostegno pubblico al candidato leghista

Stefano FerreroAOSTA. Diventa un caso politico il sostegno espresso da Stefano Ferrero al candidato alle elezioni europee della Lega Valle d'Aosta, Paolo Sammaritani. Un endorsement a sopresa che ha portato il Mouv' ad intervenire per censurare il suo capogruppo in Consiglio regionale.

Il dissenso di Mouv'
Il coordinatore del movimento, Mauro Caniggia, afferma di aver appreso "con stupore dell'intervento pubblico del consigliere Ferrero a sostegno della candidatura di Sammaritani. Mouv' - ha precisato a Bobine TV - non si è schierato a favore di nessuno lasciando libertà di scelta. È indubbio che tale posizione non prevede neppure dichiarazioni pubbliche a sostegno di nessuno, come invece è accaduto in questo caso, e per il quale esprimo dissenso".

La risposta di Ferrero
"In una situazione politica in cui alcuni candidati sedicenti autonomisti hanno l'appoggio di forze politiche fortemente condizionate dalla 'ndrangheta non mi importa della casacca che ha il candidato ma la sua integrità morale, le sue capacità, la sua esperienza, la sua indipendenza di giudizio e il suo equilibrio", la replica del capogruppo di Mouv' arrivata via Facebook. "So che la politica valdostana è strategia, diplomazia, opportunismo - scrive -. Questi tre ingredienti hanno aperto le porte alla criminalità organizzata in Consiglio regionale e ad un trentennio di affari sporchi, interessi privati e appalti pilotati. Se qualcuno vuole andare avanti con i pregiudizi e non ha colto l'emergenza, auguri".

Le accuse del M5s
Sul caso interviene anche il M5s che accusa Ferrero, suo ex portavoce, di essere "un voltagabbana". "Oggi - scrive in una nota il M5s - Ferrero fa ancora una volta strame del mandato elettorale ricevuto dai cittadini e si palesa per ciò che è, ossia un militante leghista, che ha trovato in quel partito la forza autonomista e antimafia da tempo cercata. Consigliamo a Ferrero - aggiunge il Movimento 5 stelle - di farsi spiegare meglio i sistemi antimafia dal suo compagno di partito Siri che, appunto, pare estremamente esperto in materia".

"Persino il Mouv’ è stato costretto a prendere le distanze dal suo Capogruppo regionale, ma ormai è troppo tardi: l’appiattimento e l’incorporazione del Mouv’ nella Lega che denunciammo nel comunicato dello scorso 19 aprile è oggi palese realtà per tutti", conclude la nota dei pentastellati.

 

 

 

Marco Camilli

 

 




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