Maggioranza in bilico: un'ora di vertice, poi confronto con i movimenti


Palazzo regionale

AOSTA. Un'ora di vertice a Palazzo regionale e ventiquattro ore di tempo per capire cosa fare: questa la mossa della maggioranza dopo le notizie riferite all'inchiesta Egomnia sui condizionamenti della 'ndrangheta alle politiche regionali 2018.

Malgrado le dichiarazioni arrivate di assoluta estraneità ai fatti, l'inchiesta scuote la Giunta e fa tremare l'intero Consiglio regionale della Valle d'Aosta. Le carte indicano il coinvolgimento del presidente della Regione e prefetto Antonio Fosson e di tre assessori della sua giunta, Renzo Testolin (che è anche vice presidente) Laurent Viérin e Stefano Borrello, sospettati di aver ottenuto voti dalla 'ndrangheta offrendo in cambio di posti di lavoro e altri favori. Sono coinvolti anche altri consiglieri regionali ed esponenti dei principali movimenti autonomisti. 

Oggi la Giunta regionale si è riunita come da programma. La conferenza stampa che normalmente si tiene in Regione per illustrare le delibere più importanti è stata invece disdetta ieri, giorno in cui da Torino iniziavano a circolare le prime notizie sulla nuova inchiesta della 'ndrangheta. Al termine del vertice di questa mattina la maggioranza si è quindi data un giorno di tempo per decidere il da farsi tenendo conto che la prossima settimana il Consiglio regionale è convocato per l'approvazione del bilancio triennale.

Patrizia Morelli, di Alliance Valdotaine, riferisce: «A livello giudiziario non conosciamo le posizioni personali dei coinvolti e ognuno avrà modo di chiarire. A livello politico utilizzeremo la giornata per un confronto con i movimenti. Saranno valutate tutte le ipotesi e domani mattina avremo una risposta».

 

 

 

Marco Camilli

 

 

 

 

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