Pulz (Adu): no governo di scopo, bisogna tornare al voto

Daria PulzAOSTA. "Ci opporremo a ogni nuovo governo di scopo il cui obiettivo sta nella difesa da parte di ognuno del proprio fortino reinterpretando così il motto dei tre moschettieri: "uno per tutti, ciascuno per sé (pour le bien de la Vallée)". Rimettiamo democraticamente il mandato nelle mani degli elettori". Lo afferma la consigliera regionale del gruppo Adu, Daria Pulz, commentando la situazione politica in Regione.

"Il "cul de sac" in cui la maggioranza in Consiglio regionale ha infilato la Valle d'Aosta appare tanto più pericoloso quanto meno consapevoli si rivelano i suoi protagonisti" afferma Pulz aggiungendo che "in un Paese civile, dove le Istituzioni hanno ancora un valore e una loro serietà, firmerebbero tutti e 35 le immediate dimissioni, in un sussulto di dignità". Invece "l'ex maggioranza cerca di confondere le acque con un vago appello a quella responsabilità che ha ampiamente dimostrato di non avere, costringendo la Regione all'esercizio provvisorio per un incomprensibile gioco, tutto maschile come è ancora la politica, "a chi ce l'ha più lungo" e allo stesso tempo una parte dell'opposizione è passata "dal dire che non si vota il bilancio dell'ndrangheta a "dai ok, forse possiamo anche votarlo: basta una piccola riverniciata di verde a un bilancio rosso-nero. Poi tanto lo gestiremo noi, non appena torneremo trionfanti in Consiglio con tanto di Presidente prescelta dal Matteo". Inoltre "i gruppi che stampellavano la maggioranza - osserva la consigliera Pulz - fanno finta di essere indecisi per alzare la posta in gioco. E, sempre perché tanto non è successo nulla, ripropongono imperterriti e testardi la riforma istituzionale, proprio nel momento in cui l'Istituzione più alta della Valle d'Aosta è implosa".

"In questa assurda situazione - conclude Pulz -, noi di Ambiente Diritti Uguaglianza VdA continueremo a chiedere che si concretizzi la discussione degli emendamenti alle leggi di bilancio, per allocare più risorse sulla sanità, sbloccando l'inaccettabile modalità di gestione del personale, sulla tutela dell'ambiente, opponendoci a una visione predatoria della montagna con nuovi impianti sciistici, battendoci perché le priorità vengano riviste e rivolte a scuola e formazione, politiche sociali e lavoro".

 

 

 

redazione

 

 

 

 

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