Niente dimissioni in blocco, il Consiglio Valle tira avanti fino al 14 febbraio

La presidenza ad interim sta per scadere: nuova giunta o elezioni

Consiglio regionale

AOSTA. Le dimissioni in blocco della maggioranza dell'aula non ci sono state. All'appuntamento di ieri sera davanti al segretario del consiglio regionale, subito dopo il voto sul ddl delle disposizioni collegate alla Legge di stabilità, si sono presentati soltanto 17 consiglieri. C'erano Lega VdA, Mouv', M5s, Vdalibra, il consigliere Claudio Restano, Adu e la presidente Emily Rini. Uno in meno del minimo necessario per far mancare il numero legale all'aula. Il Consiglio Valle rimane quindi al suo posto e le elezioni anticipate sono rimandate.

Di quanto? In teoria, di una decina di giorni. Il 14 febbraio scade la presidenza ad interim di Renzo Testolin ed entro quella data una nuova maggioranza dovrà eleggere una nuova giunta altrimenti la legislatura arriverà a conclusione. L'orientamento emerso ieri è proprio quello di far passare i giorni e attendere la metà del mese.

In questi pochi giorni la politica potrebbe riprendere la discussione sull'accorpamento delle elezioni regionali e comunali in primavera. L'emendamento al ddl Collegato sull'election day firmato da Barocco (misto), Morelli e Daudry (AV), Marquis (SA) e Lavevaz (UV) è saltato ancor prima di arrivare in aula perché bocciato dagli uffici tecnici. Servirà quindi una norma apposita e la volontà di convocare un consiglio urgente in tempi brevissimi per discutere ed eventualmente approvare la proposta.

 

 

Marco Camilli

 

 

 

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