Potere al Popolo: da Testolin dichiarazione inopportuna e offensiva sugli OSS

PaP scrive una lettera aperta al presidente della Regione sul personale che non si reca al lavoro

 

AOSTA. La dichiarazione fatta ieri del presidente della Regione Renzo Testolin sugli operatori socio-sanitari che non si recano al lavoro durante l'emergenza Coronavirus è "inopportuna e offensiva". Lo scrive Potere al Popolo in una lettera aperta rivolta al della Giunta valdostana.

"È da settimane che le/gli OSS hanno lanciato l’allarme sulla mancanza di dispositivi di sicurezza e sulle condizioni molto difficili e pericolose per la propria salute in cui si trovano a dover lavorare", sottolinea PaP. "Se qualcuno, stremato dal lavoro o dal forte stress psicologico con cui è costretto ad operare all'interno di queste strutture (ormai diventate delle polveriere) non se la sente di recarsi al lavoro, noi supponiamo che lo faccia per seri motivi e nell'ambito dell'esercizio dei suoi diritti, e riteniamo che in caso contrario sarà compito dei dirigenti preposti, e non Suo, di avviare eventuali procedimenti disciplinari", scrive ancora Potere al Popolo rivolgendosi al presidente Testolin.

"Consideriamo del tutto inopportuna e offensiva la Sua dichiarazione nei confronti di chi si è ritrovato fin dai primi giorni di questa emergenza sanitaria in prima linea, quando Lei ancora invitava i turisti a venire in Valle definendola - in maniera perlomeno azzardata - un territorio sicuro", si legge ancora nella lettera aperta con cui PaP esprime "piena solidarietà alle/agli OSS e a tutte le lavoratrici e lavoratori della Sanità".

 

redazione



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