Nel terzo pacchetto di misure anticrisi anche aiuti per le testate giornalistiche della Valle d'Aosta

Il primo firmatario della proposta Cognetta spiega: contributo una tantum per chi ha subito perdite di fatturato

 

Roberto CognettaAOSTA. Uno degli oltre duecento emendamenti depositati in Consiglio regionale per il disegno di legge n. 60 sul terzo pacchetto di misure per contrastare gli effetti post Covid sull'economia prevede l'introduzione di aiuti per il mondo dell'informazione. La proposta è di Vdalibra, Lega e Mouv' e prevede un contributo una tantum per le testate giornalistiche della Valle d'Aosta, incluse quelle on line, ed anche per le emittenti televisive e radiofoniche locali. L'impegno economico complessivo è importante: 700.000 Euro

Roberto Cognetta, primo firmatario, spiega: "In Consiglio Valle ad aprile è stato votato un ordine del giorno che prevedeva l'erogazione di aiuti al settore. Quell'ordine del giorno io l'ho votato e quando prendo un impegno politico poi lo mantengo. Nel disegno di legge presentato non sono previsti aiuti per questo settore e io, insieme ai miei colleghi, li abbiamo voluti inserire".

L'emendamento, al pari dell'ordine del giorno votato due mesi fa, prende atto della situazione del settore che patisce le conseguenze del lockdown. "Le testate giornalistiche sono una realtà particolare - riprende Cognetta - perché hanno continuato a lavorare durante tutto il periodo critico dell'emergenza Covid, ma senza raccogliere pubblicità perché le aziende non hanno possibilità di investire in pubblicità. Ci sembra quindi giusto ascoltare la loro richiesta di aiuto".

Il contributo proposto prevede aiuti alle testate con sede in Valle d'Aosta poiché la legge "redistribuisce le tasse dei valdostani", spiega il consigliere regionale. L'altro criterio indicato nell'emendamento è l'aver subito un calo di almeno un terzo del fatturato nei mesi di marzo, aprile e maggio rispetto al 2019. Per il resto "campo libero alle decisioni della Giunta, quella attuale o quella che verrà, che potrà decidere se e come proporzionare il contributo".

Per sostenere il settore il consigliere di Vdalibra pone l'attenzione anche su un'altra misura che intende far ripartire il mercato della pubblicità andando incontro alle aziende che investono. Si tratta di un sostegno a fondo perduto del 50% della spesa sostenuta cumulabile con i crediti d'imposta del 50% previsti dallo Stato per il 2020.

Nel pacchetto di aiuti e nelle successive delibere attuative è anche ipotizzato un contributo per sostenere le imprese che, nella fase post-Covid, acquistano Dpi e progettano la riorganizzazione post Covid. "Abbiamo proposto che il contributo riguardi anche le spese pubblicitarie. In Commissione l'idea è stata accolta".

 

Marco Camilli

 

 

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