Applausi a Sorbara, VdA Unie si smarca dal suo candidato

Il candidato replica: è stato un gesto di solidarietà umana, forse qualcuno si è fatto prendere dall'emozione

 

Vincenzo CaminitiAOSTA. Nel gruppo di persone che ieri davanti al tribunale di Aosta ha applaudito all'arrivo del consigliere regionale sospeso Marco Sorbara, imputato nel processo sulla 'ndrangheta Geenna, c'era anche un candidato alle regionali, Vincenzo Caminiti, attualmente consigliere uscente del Comune di Aosta.

Il suo gesto non è piaciuto a Vallée d'Aoste Unie che lo candida come futuro consigliere regionale. La lista (che raggruppa Mouv' e VdA Ensemble) definisce "del tutto inopportuna la manifestazione di solidarietà ad alcuni imputati del processo Geenna" e si smarca da una "scelta che non condividiamo". "Sarà lo stesso candidato Vincenzo Caminiti a spiegare le ragioni di carattere personale che lo hanno spinto ad essere presente".

"Ribadiamo per altro in questa situazione - dice ancora la lista VdA Unie - in attesa degli esiti processuali che spettano ai magistrati, la nostra ferma condanna verso ogni forma di criminalità organizzata e in particolare indignano le gravi infiltrazioni della 'ndranghetà, così come ogni complicità o omertà con il malaffare".

La risposta di Caminiti

"Su Marco (Sorbara, ndr), da quando è iniziata questa brutta storia, ho tenuto sempre una posizione chiara trasparente e pubblica - afferma Caminiti replicando alle sollecitazioni della sua lista -. Certo le mafie sono una montagna di merda, ma qui parliamo di solidarietà umana, soprattutto di genitori, parenti e amici, che proprio per la condizione giudiziaria di Marco, può avvenire solo davanti al tribunale nei giorni delle udienze".

Il comunicato della lista Vallée d'Aoste Unie è "più che legittimo" dice ancora Caminiti aggiungendo che "l'istituto dell'Osservatorio per la legalità e la lotta alla criminalità organizzata del Comune di Aosta è nato da una mia iniziativa". E prosegue dicendo: "Io rispetto il lavoro delle forze dell'ordine, della magistratura e degli avvocati, rispetto le sentenze e soprattutto non condanno nessuno prima che le stesse non siano pronunciate".

"Il nome di Marco e gli applausi erano fuori luogo? Probabilmente si - continua il candidato consigliere regionale -, forse qualcuno si è fatto prendere dall'emozione avendo visto Marco completamente distrutto dalla sua triste situazione, ma sicuramente tutto ciò era a sostegno di Marco e non contro qualcuno, se invece (ma non credo) qualcuno lo avesse fatto per altri motivi io sicuramente disapprovo e ne prendo le distanze".

 

M.C.

 

 

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