Valle d'Aosta, la candidatura di Testolin a presidente è inaccettabile

Il popolo Valdostano merita rispetto dai suoi politici

 

Renzo TestolinAOSTA. Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. L'Union Valdôtaine ha indicato il presidente facente funzione Renzo Testolin come presidente della prossima Giunta e lui ha accettato. Ma il Sig. Testolin proprio oggi è coinvolto in un importante processo d'Appello presso la Corte dei Conti a Roma.

La sentenza potrà arrivare tra qualche settimana. In caso di condanna divenuta definitiva il Sig. Testolin (così come altri eletti dell'area autonomista) decadrebbe del suo ruolo di consigliere regionale. E allora, se nel frattempo Testolin fosse diventato presidente, la Valle d'Aosta piomberebbe di nuovo in una grave crisi politico-istituzionale.

Il sig. Renzo Testolin è stato protagonista degli ultimi mesi della XV travagliata legislatura come Presidente della Regione facente funzione, Assessore alle finanze attività produttive e artigianato, Assesore ad interim alle opere pubbliche, territorio ed edilizia residenziale pubblica, Assessore ad interim al turismo, sport, commercio, agricoltura e beni culturali. Ha anche gestito l'emergenza coronavirus. Si è trovato a farlo mentre era "pieno di cariche" per azioni della magistratura che hanno portato i suoi colleghi a dimettersi, lasciando la Valle d'Aosta in un limbo.

Con il processo contabile d'Appello questo preoccupante scenario può ripetersi. Se a decadere sono dei "semplici" consiglieri la questione è risolta con la sostituzione con i primi dei non eletti, ma se a decadere è il Presidente, che incarna anche il ruolo di prefetto, il problema è ben più grave. L'equilibrio politico che i partiti stanno cercando di raggiungere faticosamente andrebbe spezzato. 

Abbiamo visto cosa è successo alla XV legislatura durata non a caso appena due anni (e mezzo, causa Covid). Allora viene da chiedersi: Sig. Testolin non crede che, per rispetto al popolo Valdostano, sarebbe più corretto declinare l'invito a candidarsi come presidente per evitare alla Valle d'Aosta l'incertezza di una Giunta in bilico non per volontà politica bensì per l'ennesima decisione della magistratura?

Non si può più mettere sempre al primo posto gli interessi dei singoli e dei vari movimenti o partiti. Bisogna dare la priorità ai valdostani. Non è più tollerabile questa inutile "Fiera della Vanità" che ha distrutto la dignità di un popolo che ha una storia degna di essere rispettata e non calpestata.

 

Marco Camilli

 

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