La triste commedia della politica Valdostana

Tutto è cambiato, nulla è cambiato

 

gallineAOSTA. Mentre il popolo della Valle d'Aosta sprofonda ogni giorno di più nella paura, nel dolore, nella miseria, il solito gruppo di politici eletti in consiglio regionale danno vita al solito spettacolo della caccia alle poltrone.

Apparentemente archiviato il problema del presidente con la convergenza sull'unionista Erik Lavevaz, i rappresentanti del rinnovamento valdostano si scontrano sulle poltrone degli assessorati. "La sanità la voglio io", "Se non mi dai le attività produttive non ti parlo più", "Provate a non darmi il bilancio e non avrete il mio voto".

Mentre gli esponenti politici si confrontano e si scontrano, la Valle d'Aosta arranca. Sarebbe bello uno scatto di onestà e di voglia di essere al servizio della gente. Un governo di tecnici tranne per le figure dei due presidenti (di Regione e del Consiglio regionale) e gli altri tutti a rimboccarsi le maniche per salvare la Valle d'Aosta da un inferno che molti di questi personaggi hanno contribuito a creare.

Però, si sa, tutto questo non avverrà, primo perché tanti vecchi e nuovi consiglieri lo scatto di onestà e di servizio al popolo non lo avranno mai e poi perchè trovare abbastanza persone valide, qualificate e oneste che accettino di accollarsi l'onere degli assessorati tecnici è impossibile.

Allora rimane solo la speranza che finisca questo teatrino, questo litigare come galline in un pollaio. Serve un governo che governi con trasparenza, onestà e coraggio questa nostra povera regione.


Marco Camilli

 

 

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