In Consiglio Valle il presidente della Regione risponde a due iniziative dell'opposizione sull'iniziativa della deputata valdostana
AOSTA. Il presidente della Regione conferma la contrarietà all'idea di ridiscutere l'attribuzione delle funzioni prefettizie al capo della giunta regionale. Così il presidente Erik Lavevaz rispondendo questa mattina in Consiglio Valle a due interrogazioni a risposta immediata dell'opposizione sulla risoluzione della deputata valdostana Elisa Tripodi.
La proposta di avviare un confronto tra Stato e Regione per cambiare la disciplina aveva ricevuto commenti nettamente contrari dal fronte autonomista e invece un'apertura da parte dei progressisti.
L'iniziativa, ha oggi chiarito Lavevaz, "non è stata concordata con il governo regionale e, per quanto di mia conoscenza, nemmeno con la maggioranza che la sostiene". "A nostro avviso l'attribuzione delle funzioni di prefetto al presidente è assolutamente coerenti con l'art. 5 della Costituzione", ha aggiunto il presidente, e "non comprendiamo i motivi profondi per cui la deputata valdostana metta tanta energia" nel promuovere la risoluzione approvata in Commissione Affari costituzionali "in un momento in cui tutta Italia è impegnata ad affrontare la pandemia".
"A nostro avviso l'attribuzione è assolutamente coerente con l'art. 5 della Costituzione". Il decreto luogotenenziale n. 545 del 1945 ha comportato "una scelta di semplificazione e di decentramento ponderata e adeguata alle caratteristiche della Valle d'Aosta. Ne abbiamo avuto prova nell'incendio al Traforo del Monte Bianco nel 1999, nell'alluvione del 2000 e ancora oggi" durante la pandemia, ha affermato ancora il presidente della Regione.
redazione