Valle d'Aosta, il Coronavirus non fa più paura: forse riaprono bar, negozi e impianti a fune

Approvata la legge regionale sul Covid-19 che quasi certamente sarà impugnata. Autonomisti e leghisti votano sì, i progressisti si astengono

 

Aosta
AOSTA. Con il voto favorevole dei gruppi autonomisti e della Lega e l'astensione del Progetto Civico Progressista, il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha approvato la legge sulle "Misure di contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2 nelle attività sociali ed economiche della Regione autonoma Valle d'Aosta in relazione allo stato di emergenza".

Il testo, nato da una proposta della Lega e rielaborato insieme agli autonomisti durante l'iter nelle Commissioni consiliari, prevede di adattare al territorio valdostano le disposizioni nazionali sulla pandemia ed è dichiarato urgente, quindi entrerà in vigore il giorno successivo a quello della pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione. La sua applicazione però potrebbe essere breve, visto che l'impugnazione da parte del governo, più che una possibilità, è una certezza.

Proprio questo aspetto è uno dei motivi che ha portato il PCP ad astenersi. La capogruppo Erika Guichardaz lo ha ribadito in occasione delle dichiarazioni di voto: "Questa legge si pone in contrasto con il Dpcm e molto probabilmente sarà impugnata, ne abbiamo avuto conferma anche durante le audizioni in Commissione. Inoltre illudiamo le persone". Secondo i progressisti inoltre la legge, oltre a rischiare l'annullamento, è un testo vuoto perché rimanda all'applicazione dei protocolli e delle misure di sicurezza come già fanno le disposizioni nazionali.

"Poco importa se la legge sarà impugnata, ciò che importa è il segnale che diamo. Spero che questo sia il primo di una serie di atti approvati dal Consiglio Valle senza paura delle impugnative. Dobbiamo far capire che la Valle d'Aosta ha uno statuto e che vogliamo difenderlo", ha ribattuto il presidente della Regione, Erik Lavevaz.

"La votazione di oggi sarà l'espressione massima dell'autonomia che lo Statuto ci ha concesso", il commento in aula del leghista Paolo Sammaritani.

L'unionista Aurelio Marguerettaz intervenendo ha precisato: "non vorrei si creassero delle false aspettative, non è che da domani riaprirà tutto, che riapriremo gli impianti sciistici. Questo è uno strumento in più, ma non ci sarà nulla al di fuori delle regole".

Attuazione delle disposizioni statali

In generale, le disposizioni statali per l'emergenza sono attuate con ordinanza del presidente che "stabilisce le misure di sicurezza per lo svolgimento delle attività" economiche.

Spostamenti e mascherine

La legge regionale dispone che negli spostamenti sul territorio valdostano si osservi il divieto di assembramento, l'obbligo di mantenere il distanziamento di sicurezza. Coprire naso e bocca è obbligatorio "in tutti i casi in cui vi sia la possibilità di incontrare altre persone con le quali non si convive" per adulti e bambini in età scolare. Le persone "che per particolari condizioni psicofisiche non tollerino l'utilizzo delle mascherine sono esonerate dall'obbligo", ma devono rispettare le distanze interpersonali. Inoltre "restano ferme le misure previste dai protocolli vigenti in materia, modificabili dalla Giunta regionale in ragione dell'andamento epidemiologico".

Apertura delle attività economiche

La legge dispone che tutte le attività di tipo economico debbano "assicurare un adeguato rapporto tra superfici e persone" per mantenere il distanziamento fisico e assicurare che "gli ingressi avvengano in modo dilazionato" seguendo i protocolli vigenti "fino alla cessazione dello stato di emergenza dichiarato a livello statale".  Le attività che garantiscono queste misure di sicurezza possono svolgere regolare attività a partire dall'entrata in vigore della legge. La disposizione riguarda il commercio al dettaglio, le attività inerenti i servizi alla persona e altri settori di servizi; i servizi di ristorazione e somministrazione alimenti bevande; le attività artistiche e culturali compresi musei, biblioteche, centri giovanili; le strutture ricettive e le attività turistiche; gli impianti a fune e tutte le attività produttive industriali, artigianali e commerciali purché rispettino i protocolli territoriali e nazionali.

Il Presidente della Regione può chiudere le attività economiche "in caso di necessità inerenti all'andamento dell'emergenza sanitaria".

Manifestazioni e fiere

In base alla legge "per tutto il periodo dello stato di emergenza, relativamente ad eventi o manifestazioni pubbliche, si seguono le disposizioni emergenziali. Fanno eccezione gli eventi e le manifestazioni determinati con ordinanza del Presidente della Regione, nonché gli eventi ecclesiastici o religiosi, che si svolgono nel rispetto delle norme di sicurezza determinate con ordinanza del Presidente della Regione".

Scuola e formazione

Si applica la normativa statale "fatti salvi ulteriori interventi normativi regionali" per quanto riguarda i servizi per l'infanzia, le attività didattiche nelle scuole "di ogni ordine e grado", l'istituzione di formazione superiore, comprese università, formazione musicale, corsi professionali, master, corsi per professioni sanitarie ed anche viaggi di istruzione e prove d'esame, iniziative di scambio e gemellaggio, uscite didattiche in Italia e all'estero.

Trasporti

L'assessore regionale dei trasporti può programmare il servizio di trasporto pubblico locale, anche non di linea, per evitare il sovraffollamento dei mezzi negli orari di punta. Per le misure sul trasporto pubblico "si applica la normativa statale emergenziale in vigore" e, se ci sono, le prescrizioni ulteriori fissate dal presidente della Regione di concerto con l'assessore.

Sindaci possono applicare misure più restrittive

I sindaci hanno la facoltà di adottare "misure ulteriori e più restrittive, in ragione delle situazioni di rischio rilevate" e in presenza di luoghi sul territorio che possono favorire gli assembramenti.

Via libera alle procedure concorsuali

Le procedure concorsuali sia pubbliche sia private possono svolgersi quando è possibile garantire la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro e l'obbligo di coprire naso e bocca.

Costituita un'Unità di supporto e coordinamento

Il testo istituisce una Unità di supporto e coordinamento di supporto su questioni legislative, legali, sanitarie e organizzative. Questa Unità può proporre misure per ridurre il rischio di contagio. Ne faranno parte il presidente della Regione, i vertici dell'Usl, la protezione civile e un medico "con esperienza nelle maxi emergenze".

Misure per la ripresa

In base alla legge sarà costituita una Commissione consiliare speciale che potrà supportare la Giunta regionale nel preparare le misure economiche "ai fini della graduale ripresa e del rilancio" delle attività economiche. 

 

 

Clara Rossi

 

 

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