Voto unanime dell'assemblea valdostana a sostegno della proposta presentata della Lega VdA
AOSTA. Con il voto favorevole di tutta l'aula, il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha approvato di intitolare a Salvatore Radizza "un luogo idoneo a ricordarne la figura e l'importanza storica, quale simbolo sia del massacro etnico delle foibe sia dell'esodo di Istria, Fiume e Dalmazia". La mozione approvata, presentata dal gruppo Lega VdA, impegna il presidente della Regione e la Giunta regionale "ad assumere le iniziative necessarie all'intitolazione".
"Con questa iniziativa abbiamo la possibilità di celebrare il Giorno del Ricordo e di restituire dignità a una tragedia tutta italiana", ha dichiarato il capogruppo leghista Andrea Manfrin. "Salvatore Radizza, commerciante, nativo di Curzola in Dalmazia, arrestato, imprigionato e fucilato il 2 ottobre 1943 insieme con altri civili e militari italiani, rappresenta l'emblema sia del terribile odio sfociato nel massacro delle foibe, che distrusse la vita di 10 mila persone, sia della dolorosa vicenda dell'esodo giuliano-dalmata, che sradicò dalla loro terra d'origine 350 mila cittadini".
Il consigliere ha ricordato che "la famiglia Radizza risiede permanentemente in Valle d'Aosta dal 1966; il figlio Antonio e il nipote Salvatore Paolo hanno intrapreso la carriera militare, prestando il loro servizio in regione, guidando rispettivamente il Battaglione Aosta e il Centro Addestramento Alpino".
"Intitolando un luogo a Salvatore Radizza - ha affermato ancora Manfrin - consegniamo una memoria di questi luttuosi fatti per fare in modo che non si ripetano mai più".
redazione