Il senatore della Valle d'Aosta commenta positivamente le misure del decreto legge per i territori di montagna
AOSTA. Sono positivi i commenti del senatore Albert Lanièce (gruppo per le Autonomie) sulle misure per la montagna e per la Valle d'Aosta contenute nel dl Sostegni, approvato giovedì dal Senato. "Con l'approvazione di una serie di emendamenti vengono consolidate le misure a favore della montagna e della Valle d'Aosta - dice il parlamentare valdostano -, anche se la strada da fare è ancora tanta. L'impegno per i nostri territori non si fermi qui".
Su 700 milioni di euro totali del fondo per la montagna 430 andranno agli impianti di risalita, 40 milioni ai maestri di sci e 230 milioni alle imprese turistiche. Per impianti di risalita e maestri di sci la ripartizione tra regioni è ancora da definire, invece per le imprese turistiche alla Valle d'Aosta spetteranno più di 20 milioni. A queste misure si aggiungono la sospensione del canone Rai e della tassa di occupazione del suolo pubblico, gli aiuti sugli affitti, lo stop alla prima rata Imu per le imprese in perdita.
Ancora Lanièce: "È stato poi approvato un mio emendamento che destina 3 milioni di euro per potenziare l’offerta formativa extracurricolare delle scuole della Valle d'Aosta e alle Province autonome di Trento e Bolzano. Inoltre, con l'accoglimento di due miei ordini del giorno, si è dato mandato al Governo di pensare a uno specifico ristoro per le guide alpine nonché di prorogare una serie di scadenze gestionali degli impianti a fune".
Per l'agricoltura il senatore evidenzia le disposizioni del dl Sostegni che semplificano gli iter degli esoneri contributivi, l'inclusione delle imprese agricole tra i beneficiari del conto termico.
"Positivo anche l’impegno del Governo - prosegue il senatore del gruppo delle Autonomie - ad aumentare di almeno 100 milioni gli aiuti per le imprese di montagna già col secondo decreto ristori, dove verrà inserita anche una norma a sostegno dei lavoratori stagionali e una serie di interventi per garantire la liquidità e l’accesso al credito delle piccole e medie imprese", aggiunge Lanièce.
Non sono state invece accolte le proposte per i casinò, "tra cui quella per la sospensione per un anno dell'imposta sugli intrattenimenti".
Clara Rossi