Il coordinamento regionale segnala il «silenzio assordante» dell'assessore Barmasse e dell'ex direttore Usl Pescarmona
Le inchieste della Procura di Aosta sulla sanità valdostana (furbetti del vaccino e ingerenze politiche) hanno rivelato, secondo Forza Italia, un «sottobosco di clientele e favoritismi che supera di molto l'indecenza».
«A leggere le parole messe nero su bianco dai magistrati aostani sulla gestione della sanità pubblica valdostana da parte dei suoi vertici sia aziendali che politici - commenta il coordinamento regionale di FI -, c'è da chiedersi se l'assessore regionale alla sanità e l'ormai ex commissario USL VdA credano ancora a quello che hanno sempre sostenuto sulla fuga dei medici dalla Valle d'Aosta e sulla poca attrattività del nostro sistema sanitario. Perché, a leggere le carte delle inchieste avviate nei mesi scorsi - prosegue il partito -, pare proprio che a contribuire allo svilimento delle professionalità interne all'USL sia stato piuttosto il sottobosco di clientele e favoritismi portato alla luce dagli inquirenti».
L'assessore regionale alla sanità Roberto Barmasse dovrebbe «compiere una profonda riflessione sul suo operato e su quello dei suoi più stretti collaboratori. La sanità pubblica valdostana e i suoi operatori non meritano questo - aggiunge il coordinamento azzurro -, così come non lo meritano i valdostani, poiché sono queste notizie a fare perdere credibilità all'intero sistema, più che le diatribe sul nuovo ospedale o sull'ampliamento di quello esistente».
«Al di là delle condotte penalmente rilevanti», prosegue il coordinamento di Forza Italia Valle d'Aosta, «suona come un'incredibile sottrazione alle loro responsabilità pubbliche il silenzio assordante proferito finora dall'ormai ex commissario USL VdA e dall'assessore regionale alla sanità, che peraltro abbiamo scoperto avere al proprio fianco una "consulente" indagata per peculato che, a detta dell'ormai ex commissario USL, "comanda più lei dell'assessore"».
«Alla luce di questa e delle altre gravi storture emerse - conclude FI - il Consiglio Valle riuscirà questa volta ad andare oltre le zuffe da cortile che ne hanno finora condizionato la piena operatività e a chiedere conto politicamente a chi di dovere di quanto riportato negli atti di indagine? Nell'attesa, quello che rimane è un'enorme tristezza».
C.R.