Guichardaz e Minelli mantengono il nome PCP. FP-PD: 'evitare di creare confusione nell'opinione pubblica'
Erika Guichardaz e Chiara Minelli continueranno a operare in Consiglio Valle all'interno del gruppo del Progetto Civico Progressista. Dopo la scissione e la nascita del gruppo Federalisti Progressisti Partito Democratico, il gruppo PCP manterrà quindi il nome però cambierà logo.
Le due consigliere, come annunciato la scorsa settimana, si collocano in minoranza. Guichardaz si è dimessa dalla I e V Commissione (era componente di maggioranza) che dovranno ora essere ricostituite mantenendo il rapporto di rappresentanti tra maggioranza e minoranza.
«Il gruppo PCP non farà opposizione pregiudiziale né strumentale - dicono Guichardaz e Minelli -. Si esprimerà nel merito della validità dei singoli provvedimenti, lavorerà con impegno per un cambiamento profondo dei sistemi e dei contenuti della politica valdostana e manterrà lo stretto rapporto con gli organismi di PCP, come fatto finora». Per quanto riguarda i fondi per l'attività dei gruppi consiliari, rispondendo agli ex colleghi del Pcp, le due consigliere spiegano: «riteniamo naturalmente che gli stessi, percepiti fino ad oggi e mai impiegati, non potranno essere utilizzati dal gruppo consiliare PCP che nei prossimi giorni formalizzerà il proprio simbolo grafico.»
"Rammarico" dei Federalisti Progressisti PD
«La notizia che le Consigliere Erika Guichardaz e Chiara Minelli abbiano deciso di mantenere il nome di Progetto Civico Progressista ci lascia molto perplessi e ci rammarica», commentano gli ex Pcp Paolo Cretier, Andrea Padovani, Antonino Malacrinò, Jean-Pierre Guichardaz e Alberto Bertin.
«Le indicazioni che erano state fornite andavano nella direzione della formazione di due nuovi gruppi con denominazione diversa, come da tutti auspicato e come fortemente richiesto anche dal gruppo consiliare di PCP del Comune di Aosta - aggiungono i Consiglieri di FP-PD -. C'è chi ha cercato con ogni modo di trovare delle soluzioni, mentre c'è chi ha mantenuto un comportamento irresponsabile che non ha permesso la corretta operatività degli organismi del Consiglio regionale, rassegnando le proprie dimissioni dalle Commissioni solo in data odierna e dopo continue sollecitazioni.»
«Serve necessariamente uscire dall'ambiguità che ha contraddistinto PCP per evitare di continuare a creare confusione nell'opinione pubblica - concludono -. Auspichiamo in futuro una più fattiva collaborazione e maggior rispetto nei confronti di tutti i fondatori, eletti e sostenitori di PCP.»
M.C.