Il Consiglio Valle adotta una risoluzione contro la riforma del Titolo V della Costituzione

Il Consiglio Valle adotta una risoluzione contro la riforma del Titolo V della Costituzione

 

Il documento è stato condiviso da maggioranza e opposizione

 

 

AOSTA. All'unanimità il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha approvato ieri una risoluzione sulla riforma del Titolo V della Costituzione italiana.

Il testo, depositato dai capigruppo, invita i parlamentari valdostani Albert Lanièce e Rudi Marguerettaz a farsi portavoce delle posizioni del Consiglio Valle e dalla comunità e impegna i presidenti della Regione e del Consiglio a intraprendere tutte le iniziative opporture, anche in collaborazione con le altre Autonoie speciali, per dare concretezza alle posizioni assunte dall'Assemblea regionale.

«I valdostani, quando si parla di riforme istituzionali, hanno difficoltà a capire di cosa si tratti: per la Valle d'Aosta significano spazzare via il 70-80% delle possibilità di governo della nostra Regione. Lo Stato si riprende buona parte delle competenze e la Valle ne viene spogliata - ha detto nel corso del dibattito il capogruppo del M5s, Stefano Ferrero -. La nostra posizione è chiarissima: la riforma del Governo Renzi è devastante e noi del M5S la combatteremo con tutti i mezzi e in tutte le sedi per difendere delle prerogative che vorremmo estendere a tutte le Regioni in una visione federalista dello Stato. Si può uscire da questa situazione solo con un lavoro di équipe, al di là delle ipocrisie, tenendo conto degli errori fatti in passato», ha evidenziato.

Il capogruppo de, PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel, ha parlato di «insoddisfazione, perché questo primo passo della riforma è profondamente diverso da quello in senso federalista che era stato discusso all'interno del PD». Per Donzel «bisogna evitare che il progetto sia assunto così com'è. Non credo che la riforma in atto sia così facilmente correggibile perché ci sono tensioni talmente forti nel nostro Paese che impongono percorsi non facili». L'esponente del PD ha poi detto di condividere «la preoccupazione sulla norma di supremazia, così com'è inserita nella riforma; ma dobbiamo essere consapevoli che essa è fondamentale negli stati federali».

Per la capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, le critiche mosse alle Regioni sulla mancanza di capacità di amministrare con efficienza devono essere combattute «avant tout en pratiquant chaque jour une autonomie responsable, en démontrant que dans notre région on sait faire les bons choix administratifs et travailler pour le bien de la communauté tout en abandonnant les tendances centralistes qui ont également caractérisé l'attitude du gouvernement valdôtain à l'égard des autonomies locales. Vis-à-vis de ce projet de réforme, nous constatons que les parlementaires des Régions à Statut spécial ont préféré adopter une attitude défensive, presque passive, ce qui semble confirmer un état de faiblesse», ha anche detto Morelli.

Laurent Viérin dell'Uvp nel suo intervento si è concentrato sulla riforma del Senato: «La soppressione del Senato riporta ad un sistema di monocameralismo che perderebbe di ruolo nella fase di fiducia nella nascita del Governo, così come la riscrittura del 116, che abolisce poteri per le Regioni, conferma lo status quo per noi ma è priva del principio di intesa. Tutto questo è deprimente per il regionalismo, è antistorico. Quindi la condivisione che oggi dobbiamo avere su questi temi è la stessa che stiamo avendo, in questi mesi, in questo Consiglio per il rilancio dei Comuni, per la legge elettorale. Il dibattito sugli enti locali è legato alla riforma del Consiglio Valle», ha poi aggiunto chiedendo di ridurre a 25 il numero dei consiglieri regionali e «prevedendo anche una rappresentanza degli enti locali, che potrebbe far dialogare meglio i vari livelli istituzionali del nostro sistema interno delle autonomie».

Per la maggioranza, il capogruppo di Stella Alpina Stefano Borrello ha riaffermato che «la preoccupazione quindi è tanta e l'impegno che chiediamo ai nostri parlamentari è di monitorare in maniera continuativa gli sviluppi del percorso di riforma, cercando di rappresentare la positiva esperienza autonomistica delle Regioni».

Il capogruppo Uv Joel Farcoz ha detto che «le chemin pour achever ces réformes est encore long et nous devons maintenir une attention très élevée. Il faut que le débat que nous faisons aujourd'hui dans cette salle soit élargi à la communauté valdôtaine. D'autre part, nous ne pouvons que constater de forts mouvements qu'en Europe sont en train de surgir et qui veulent plus de libertés pour leur communauté: serait-il une nouvelle vision de concevoir l'Europe? Sûrement, la période n'est pas simple et, personnellement, j'espère que la politique valdôtaine, sur ce point, puisse être forte et unie».

 

E.G.

 

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