«60 giorni per adeguare la legge elettorale ai principi euro-nazionali di uguaglianza e rappresentanza delle donne»
«Dopo le dimissioni di Lavevaz, sia data la parola ai cittadini». Così Valle d'Aosta Aperta a proposito della crisi politica con le annunciate dimissioni (ancora da formalizzare) del presidente della Regione e della riforma della legge elettorale e della forma di governo della Valle d'Aosta.
«Domani (martedì 24 per chi legge, ndr) il presidente Lavevaz darà le dimissioni, riconoscendo così la crisi strisciante della sua maggioranza che si è avvitata su se stessa per due anni. Una presa d'atto - afferma VdA Aperta - del fallimento nella gestione della Sanità pubblica e del complessivo indebolimento del sistema di welfare regionale. Inseguendo improbabili progetti faraonici, l'attuale maggioranza regionale ha perso di vista la realtà sociale valdostana che esce impoverita e disorientata da questa avventura».
«Questa gestione pasticciata - prosegue la nota -, che ha goduto della complicità della Lega e della mediocrità del PD, portando a destra l'assetto politico regionale, può essere superata solo dando la possibilità agli elettori di esprimere il loro giudizio con elezioni anticipate. In questi 60 giorni, si dovrebbe adeguare, finalmente, la legge elettorale ai principi euro-nazionali di uguaglianza e rappresentanza delle donne, prevedendo almeno la doppia preferenza di genere e la presenza in Giunta di tutti i generi, per poi andare subito alle urne, senza ulteriori patetici teatrini e guerre tra bande in Consiglio regionale».
VdA Aperta conclude la nota con l'annuncio di rafforzare «l'impegno alla partecipazione politica attiva dei cittadini, contro il declino delle Istituzioni valdostane e per politiche realmente a difesa dell'ambiente e dei più deboli».
E.G.
