Crediti bonus edilizi, Manes: il sistema deve essere ripensato

 «Necessario creare un regime di salvaguardia tra l'impianto normativo precedente e le nuove disposizioni»

 

cantiere edile

Sul problema dello stop alla cessione dei crediti è «necessario creare un regime di salvaguardia tra l'impianto normativo precedente e le nuove disposizioni. Un sistema che avrebbe, e permetterebbe, di "traghettare" le imprese, i tecnici, i cittadini, l'intero sistema Italia verso le nuove procedure e i nuovi cambiamenti». Lo afferma il deputato della Valle d'Aosta Franco Manes alla conclusione dell'iter per la conversione in legge del DL 11 sulla cessione dei crediti di superbonus e bonus edilizi.

Il modello previsto dal DL approvato secondo Manes «non è in grado di diventare strutturale e di auto sostenersi» e deve essere ripensato definendo «una nuova strategia nazionale per il settore edilizio. L'obiettivo principale deve essere la riqualificazione energetica e strutturale del nostro patrimonio edilizio, nel rispetto della nostra tradizione e architettura». I contributi dovrebbero diventare «strutturali distribuendoli su un lasso temporale di dieci anni».

Il deputato valdostano evidenzia alcuni aspetti ritenuti positivi del provvedimento come lo sblocco dei crediti attraverso l'utilizzo degli F24 e il coinvolgimento delle istituzioni. Altra misura accolta con favore, anche perché presentata dalla componente delle minoranze linguistiche, è l'impegno a riorganizzare il sistema degli incentivi edilizi «immaginando di creare un sistema strutturale e virtuoso degli incentivi, finalizzando il tutto alla riqualificazione energetica e strutturale ed a contrastare in qualsiasi modo la desertificazione e abbandono dei borghi e dei villaggi».

 

 

Clara Rossi

 

 

Pin It

Articoli più letti su Aostaoggi.it

 

-  STRUMENTI
app mobile

 

Società editrice: Italiashop.net di Camilli Marco
registrata al Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
P.IVA 01000080075