Il Consiglio Valle discute il secondo assestamento di bilancio

Testolin: 90 milioni redistribuiti sul territorio. Ma la minoranza accusa: spese da Gabibbo e senza programmazione

 

Il Consiglio regionale ha iniziato oggi l'esame del secondo provvedimento di assesto del bilancio della Regione. La discussione è iniziata questa mattina con gli interventi della minoranza e le repliche del governo. La votazione finale è prevista questa sera.

«Con questo assestamento, 90 milioni di euro saranno redistribuiti sul territorio, da parte della Regione e degli enti locali, e saranno messi a disposizione di bandi che consentiranno alle nostre aziende di lavorare e di mantenere l'occupazione», ha affermato il presidente della Regione. «L'iniziativa principe è la volontà di dare risposte chiare ai Comuni affinché possano programmare la propria attività nei prossimi anni, senza doversi limitare all'esercizio in corso».

Secondo il Pcp invece il "tesoretto" alla base di questo secondo assestamento di bilancio «viene spacchettato per cercare di accontentare tutti, ma non risolve le criticità di nessuno». La capogruppo Erika Guichardaz ha parlato della necessità di dare «una risposta all'emergenza sociale caratterizzata da sfratti, chiusure di aziende e aumento di povertà, invece si danno trasferimenti straordinari a fondazioni e associazioni già ampiamente finanziate».

«In due mesi - ha ricordato il capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis - il Consiglio regionale è stato chiamato ad approvare due assestamenti per circa 317 milioni di euro: questo significa che non c'è una programmazione complessiva a monte, con avanzi di amministrazione che aumentano e che verranno messi in circolo solo nella seconda metà dell'anno, inchiodando di fatto la macchina amministrativa. Ci vorrebbero delle riforme più incisive per gestire queste risorse, avendo una panoramica chiara già a inizio anno».

Per la maggioranza, il capogruppo di Fp-Pd Paolo Crétier ha presentato l'assestamento di bilancio come un provvedimento «con interventi di consolidamento amministrativo e funzionale, in segno di continuità, sui beni esistenti come testimoniano, ad esempio, gli aiuti per l'edilizia scolastica degli enti locali; per la sistemazione idraulica e la mitigazione dei rischi; per gli interventi di manutenzione delle strade, dei beni regionali per la vulnerabilità sismica; per la manutenzione del forte di Bard; per gli interventi sul patrimonio culturale e religioso». Ancora Crétier: «Abbiamo voluto dare anche concreto sostegno a enti e associazioni, senza dimenticare la sanità e i trasporti, l'agricoltura e il patrimonio storico-culturale, il comparto sicurezza. Una visione a tutto tondo che va incontro ai bisogni della nostra comunità. Sappiamo che rimane molto da fare, ma sono dei passi avanti e non solo buoni propositi».

Diego Lucianaz, Lega VdA, ha parlato di «una pioggia di denaro pubblico che andrà a sostenere una serie di iniziative insostenibili, un mare magnum di fantasiose elargizioni come, ad esempio, i 65mila euro per la teca climatizzata per l'esposizione di un esemplare di marmotta mummificata di pregio eccezionale. Abbiamo poi anche "spese da Gabibbo", o magari da Corte dei Conti, come i 2 milioni di euro per sostituire i serramenti alla sede dell'assessorato opere pubbliche».

Al momento di iniziare la votazione dei singoli articoli, anche anticipa la votazione finale sull'intero disegno di legge, i gruppi Lega e Forza Italia sono usciti dall'aula.

 

E.G.

 

 

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