Agevolazioni alle imprese, la Valle punta su una montagna "di eccellenza, smart e sostenibile"

 

In Consiglio Valle approvato un disegno di legge che trasforma i contributi in conto capitale in mutui a tasso agevolato e rivede i massimali di aiuto

Consiglio-regionale1AOSTA. E' stata approvata oggi dal Consiglio regionale un disegno di legge per "ricalibrare" la concessione di agevolazioni alle imprese per lo sviluppo delle attività produttive locali tenendo conto delle risorse disponibili.

Il relatore Giuseppe Isabellon (UV), presidente della Commissione della IV Commissione, ha presentato le principali innovazioni del testo: «rendere le leggi regionali coerenti con le disposizioni europee, costituire un comitato tecnico-scientifico con la finalità di monitorare l'andamento del programma regionale dell'industria e dell'artigianato, trasformare i contributi in conto capitale in mutui a tasso agevolato e revisione dei massimali di aiuto alle imprese, sostenere la ricerca e lo sviluppo con iniziative a bando rispetto a quelle a sportello».

Il testo è stato approvato con 18 voti a favore di Union valdotaine e Stella alpina e 17 astensioni di Union valdotaine progressiste, Alpe, PD-Sinistra VdA e Movimento 5 stelle.

«Si tratta di un testo obbligato e non esaustivo rispetto alle esigenze di riorganizzazione del settore produttivo» ha commentato Luigi Bertschy, capogruppo dell'Uvp. «Chiediamo di rivedere con urgenza la normativa nel suo insieme per definire con maggiore puntualità le priorità future».

Il gruppo Alpe, per voce della consigliera Chantal Certan, ha richiamato la necessità di «intervenire in modo deciso sui settori che hanno maggiori difficoltà e per farlo in questo momento c'è bisogno di un testo unitario, così come lo hanno anche invocato i rappresentanti del tessuto produttivo». Il capogruppo Albert Chatrian ha aggiunto che «questo è un testo che non ha né il coraggio né la forza di innovare e, soprattutto, che non recepisce le indicazioni formulate dalle associazioni di categoria».

Il PD-SVdA ha presentato sette emendamenti, di cui cinque approvati all'unanimità. «Non dobbiamo dimenticare che il declino dell'attività industriale ha fatto esplodere il problema dell'occupazione - ha commentato il capogruppo Raimondo Donzel - mentre il sistema artigianale e industriale dovrebbe essere di supporto alle politiche turistiche e alle attività agricole. Dobbiamo investire nelle imprese che hanno ricadute sul tessuto socio-economico della Valle».

Nel dibattito sono intervenuti anche l'assessore alle Attività produttive, Pierluigi Marquis, e il presidente della Regione, Augusto Rollandin. «Abbiamo predisposto un documento per favorire la crescita e l'occupazione e stiamo aspettando che l'Unione europea ci dia il via libera per poter intraprendere la programmazione - ha detto Marquis -. Si è deciso che la Valle d'Aosta debba puntare sul brand della montagna di eccellenza, smart e sostenibile: gli interventi andranno quindi in questa direzione e, con i primi mesi del 2015, finita la fase di concertazione, andremo ad attuare il programma. Riguardo all'esigenza di uniformare la normativa - ha aggiunto -, bisogna tenere conto che le norme sono eterogenee sia per i destinatari, sia per le procedure di istruttoria, sia per le fonti di finanziamento».

Il presidente Rollandin ha infine confermato la volontà «di andare nella direzione di delegificare e semplificare: questo è il metodo di lavoro che ci siamo dati e che coinvolgerà tutti i settori».

 

Clara Rossi

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