Approvato il Piano energetico ambientale della Valle d'Aosta al 2030

Il PEAR punta a ridurre le emissioni e i consumi e potenziare la produzione di energia da fonti rinnovabili

 Fotovoltaico

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha approvato giovedì mattina il PEAR 2030, Piano energetico ambientale regionale della Valle d'Aosta. Hanno votato a favore i 19 consiglieri della maggioranza mentre l'opposizione si è astenuta.

La discussione sul PEAR era iniziata mercoledì mattina. Il documento si rifà all'Agenda 2030 delle Nazioni Unite indicando tre obiettivi principali: la riduzione dei consumi finali netti (CFN) del 12%, aumentare la produzione locale da FER del 12% e ridurre del 34% le emissioni derivanti dall'uso dei combustibili fossili.

«La costruzione del PEAR VdA 2030 si inserisce in un ampio contesto di piani in ambito nazionale e internazionale da cui discendono a cascata le pianificazioni regionali», ha detto l'assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy presentando in aula il documento. «Il sistema energetico valdostano è caratterizzato da alcune peculiarità che lo rendono unico sul panorama nazionale. Nel 2019 la produzione locale complessiva è pari a circa 3.514 GWh, costituita per il 100% da Fonti energetiche rinnovabili (FER). Una quota importante di energia elettrica viene esportata (circa il 63%) in quanto mediamente solo il 37% dell’energia elettrica prodotta viene consumata sul territorio regionale. Nonostante l’elevata produzione locale di energia da fonti energetiche rinnovabili - ha spiegato -, il territorio regionale ha comunque la necessità di ricorrere all'importazione, in particolare di gas naturale e prodotti petroliferi, per poter soddisfare i propri fabbisogni energetici (circa 3.807 GWh al 2019)».

Il Piano Energetico Regionale è «molto sfidante in quanto c’è la necessità di imprimere una forte accelerazione al settore energia attraverso un vero e proprio cambio di paradigma, convogliando investimenti pubblici e privati verso un obiettivo comune di transizione energetica». Le Comunità energetiche rinnovabili sono tra le prime azioni che dovrebbero concretizzarsi nell'anno in corso.

«Ci attende un lavoro intenso - ha aggiunto Bertschy - che dovrà tenere il passo con la rapida evoluzione normativa del settore, coinvolgere imprese, cittadini e pubblica amministrazione per uno sviluppo del nostro territorio più sostenibile e condiviso.»

 

 

E.G.
(aggiornato il 07/03/2024)

 

 

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