La struttura per anziani è parzialmente inutilizzata dopo l'ampliamento del 2012
In Consiglio Valle si è discusso oggi della struttura residenziale per anziani "Maison Regina" di Gaby. Nel 2012 il servizio è stato ampliato con uno stanziamento di 2,4 milioni per portare la disponibilità a 25 posti letto, ma ad oggi la nuova ala ancora non è utilizzabile. Con una interpellanza discussa in aula a firma del PCP è stato fatto il punto della situazione.
Nella risposta l'assessore alle Politiche sociali Carlo Marzi non ha comunicato tempistiche per l'attivazione dei posti letto aggiuntivi. «L'Unité (che gestisce la struttura, ndr) ci ha comunicato la volontà di bandire un ulteriore concorso per Oss, rappresentandoci le difficoltà incontrate per reperire le sei professionalità necessarie per l'attivazione dei nove posti». Manca dunque il personale per aprire la nuova ala che quindi resta inutilizzata.
In ogni caso a bilancio «abbiamo già previsto le risorse per sostenere il servizio per i nove posti in corso di attivazione», ha aggiunto l'assessore.
«Nel corso di un incontro tenutosi lo scorso mese di aprile - ha riferito inoltre Marzi -, su richiesta dei Comuni, con l'Ausl e l'Unité, abbiamo poi anche avviato una riflessione sulla residenzialità nel suo complesso nell'Unité Walser tenendo conto delle due strutture presenti: quella di Gaby e quella di Gressoney-Saint-Jean per la quale è in programma un intervento consistente di adeguamento. Si sta configurando la possibilità che le due strutture debbano essere valutate, in termini di occupazione, una collegata all’altra».
«Sappiamo bene che la carenza cronica di personale è un ostacolo all'attivazione dei posti, ma tredici anni fa non era così. Che cosa non ha funzionato allora?», ha chiesto nella replica la consigliera Chiara Minelli. «Per arginare le difficoltà attuali per il reclutamento del personale, credo che la conoscenza del francese richiesta nei concorsi delle Oos, per poter essere considerata un'opportunità e non un disincentivo, debba essere regolamentata diversamente, come è stato fatto ad esempio per i medici. Vi è poi anche la difficoltà a reperire alloggi per il personale che, necessariamente, dovrebbe trasferirsi in testata di valle», ha evidenziato inoltre Minelli.
E.G.